VAPRIO D'ADDA Ospedale Crotta Otrocchi - Ospedali d'Italia

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VAPRIO D'ADDA Ospedale Crotta Otrocchi

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Il contenuto della scheda deriva integralmente dal testo:  La storia di Vaprio d’Adda – Claudio M. Tartari – Volume IV l’ottocento – a cura del Comune di Vaprio d’Adda – 2000. Pagg. 138-142
Ringrazio l’Amministrazione comunale per il dono del medesimo e per la condivisione dei contenuti
L'Ospedale fu fondato da don Carlo Giuseppe Crotta Oltrocchi secondo precise disposizioni testamentarie datate 29 agosto 1848. L'ospedale, destinato essenzialmente alla cura degli ammalati poveri, non era, tuttavia, sufficiente a coprire le necessità sanitarie di Vaprio, come risulta dalla relazione presentata dalla Giunta municipale al Consiglio comunale in occasione dell'approvazione del Conto morale e finanziario per il 1878, dove si legge che alcuni malati venivano inviati all'Ospedale Maggiore di Milano a spese del Comune senza purtroppo chiarire la motivazione di tale trasferimento, anche se con molta probabilità si trattava di una questione di eccedenza nel numero dei ricoverati.
Il rapporto molto stretto che intercorreva tra l'Ospedale Crotta Oltrocchi e la Ca' Granda milanese è testimoniato da un altro episodio: in occasione del Consiglio comunale di Vaprio in data 14 novembre 1860 venne, infatti, fissato il pagamento di circa 400 lire austriache all'Ospedale Crotta Oltrocchi per le cure prestate nel corso del 1854 ai pellagrosi che erano stati respinti ai Comuni di provenienza dall'Ospedale Maggiore di Milano “attesa la grande affluenza degli ammalati".
La fondazione dell'Ospedale rientrava, dunque, nella secolare tradizione di beneficenza e assistenza a poveri, malati e derelitti che caratterizzava la società lombarda di antico regime, ma non era l'unico fenomeno attraverso cui si esplicava tale politica di soccorso alle fasce sociali più bisognose.
La gestione delle istituzioni di assistenza e beneficenza venne regolamentata dallo Stato unitario con la legge sulle Opere Pie del 3 agosto 1862 che istituiva le nuove Congregazioni di carità, le quali avrebbero dovuto assumere la completa amministrazione e gestione di tutti i beni destinati genericamente a favore dei poveri, a meno che nell'atto di fondazione fosse esplicitamente designato l'amministratore dell'opera stessa. La Congregazione di carità di Vaprio viene eletta nella seduta straordinaria del Consiglio comunale del 5 gennaio 1863.
Dietro sollecito della prefettura di Milano il Consiglio comunale in data 26 giugno 1863 si riunisce in seduta straordinaria per deliberare l'eventuale passaggio delle opere pie esistenti a Vaprio. Dopo un'attenta analisi si decide di affidare alla Congregazione di carità le seguenti istituzioni: il Legato pio di S. Antonio fondato nel 1663 dal sacerdote Valli Gerolamo per la distribuzione di elemosina, sussidi dotali alle giovani povere e per la celebrazione di alcune messe annuali”.
Diversa fu la decisione rispetto all'Ospitale Crotta Oltrocchi: pur comprendendo le ragioni della normativa, che tendeva a riunire sotto un'unica gestione le opere Pie esistenti nei diversi Comuni, nel caso dell'Ospedale il Consiglio comunale decise di mantenere l'originaria amministrazione voluta dal fondatore.
A sostegno di tale decisione l'amministrazione dell'Ospedale inviò al sindaco Robecchi copia del testamento del fondatore dell'Ospedale Giuseppe Carlo Crotta Oltrocchi - redatto in data 29 agosto 1848 e rogato dal notaio Luigi Borsani in Milano il 2 settembre dello stesso anno - e copia del prospetto relativo all'opera pia dal quale risultava che l'Ospedale era stato fondato "per la cura dei poveri ammalati da febbre e ferite del Comune di Vaprio" (ma qualora vi fossero “letti in libertà” anche dei Comuni vicini) e veniva retto per volere del fondatore dal “parroco pro tempore dei Comuni di Vaprio e di Canonica".
Il testamento di Giuseppe Carlo Crotta Oltrocchi (del quale esiste una copia completa, corredata da una stima di tutti i beni emessa dall'I.R. Tribunale di prima istanza di Milano presso l'Archivio di Stato di Milano19) prevedeva inoltre, lasciti in favore della Veneranda Fabbrica del Duomo.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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