VENEZIA Ospedale San Lazzaro dei Mendingoli poi civili riuniti - Ospedali d'Italia

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VENEZIA Ospedale San Lazzaro dei Mendingoli poi civili riuniti

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La scheda proviene dal sito "Venezia Museo"; L'intento del Suo curatore è quello di far vedere una Venezia che pochi vedono

http://www.veneziamuseo.it/TERRA/Castello/Maria/mariafor_osp_mendicanti.htm


Dopo che nel 1594 il Senato aveva provveduto a sottrarre l'ospeal de San Lazaro da qualsiasi giurisdizione di privati, venne parimenti decretato che la struttura sanitaria venisse quanto prima riportata in città, abbandonando l'isola omonima nella quale si trovava. Nel 1595 il Mazor Consejo deliberò l'acquisto presso questa Contrada di un'ampia area libera che si trovava immediatamente dopo l'edificio della schola granda de San Marco. E' qui che sorgerà l'ospeal de San Lazaro dei mendingoli, più comunemente chiamato ospeal dei mendingoli, che diverrà in breve tempo uno dei quattro ospedali maggiori di Venezia.

I lavori per la realizzazione iniziarono nel 1601 e già, assieme ai mendicanti, iniziarono ad essere accolti anche orfani di ambo i sessi, affinché si provvedesse alla loro educazione religiosa, culturale e, come d'uso, musicale. Nel 1602 però, le sopraggiunte difficoltà economiche obbligarono a fissare dei limiti di età per l'accettazione dei mendicanti. In generale la mendicità costituiva un problema sociale fortemente sentito dallo Stato e continuamente il Senato intervenne per tentare di risolverlo, dovendosi però in seguito accontentarsi di disciplinarlo.

Come detto, anche in questo ospeal veniva prestata assistenza alle fanciulle bisognose, la cui educazione veniva completata con lo studio della musica. Questo il motivo per cui anche qui, l'interno della chiesa fu concepito con caratteristiche speciali, adatto appunto anche a funzionare quale sala da concerti.

Terminata che fu la costruzione dell'ospeal nel 1631, l'isola ormai da tutti conosciuta come San Lazaro, venne completamente abbandonata e solo nel 1717 essa rinacque a nuova vita, venendo assegnata al nobile armeno Sebaste Manug detto Mechitar (il consolatore), fuggito in quell'anno da Moron, città greca dello Stato da Mar, caduta nelle mani dei Turchi.

Nel corso del 1724, o comunque poco prima, l'ospedaeto Boncio si congiunse con questo ospeal, a vantaggio del quale iniziarono ad affluirono le rendite degli immobili legati alla Commissaria Bonzio, che erano sparsi in Contrada San Geremia, Sestier de Canaregio e in Contrada San Zuane de Rialto, Sestier de San Polo.

Dopo la caduta della Repubblica, in conseguenza degli editti napoleonici, l'antico ospeal nel 1809 venne dapprima temporaneamente destinato ad ospedale militare ma successivamente, assorbendo le altre strutture ospedaliere sparse in città, esso venne allargato fino a comprendere gli edifici più prossimi (le cui istituzioni che vi erano ospitate vennero invariabilmente soppresse: schola granda de San Marco e il convento dei francescani di San Zanipolo), trasformandosi infine nel 1819 in ciò che oggi ancora è: l'ospedale civile di Venezia, il cui titolo ottocentesco è esattamente: Ospedali Civili Riuniti.

 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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