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ASTI Ospedale Santi Apostoli

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Il contenuto della scheda deriva integralmente dal testo: Dalla carità al Credito – ricchezza e povertà ad Asti dal Medioevo all’800 – a cura di Renato Bordone – edito dalla Cassa di Risparmio di Asti – 2005.
Ringrazio la Direzione della Banca d’Asti per l'autorizzazione  e condivisione all'uso dei contenuti.
Naturalmente ho dovuto riportare e condensare  in poche righe un lavoro, ben più ampio ed articolato, contenuto in un volume di sicuro pregio, e credo anche di difficile reperibilità,  che invito a leggere in quanto in esso ho trovato diversi passaggi che ricalcano, nel 700, molte situazioni di attualità.

Fu ricostruito, dopo la presunta rovina provocata dal Barbarossa, presso l'abbazia omonima sul finire del quattordicesimo secolo ad opera del sacerdote  Oberto De Monte di Rocca, Canonico e notaio del capitolo della cattedrale di Asti. Lo stesso sacerdote, infatti, il 23 luglio del 1377 ottiene da papa Gre-gorio XI il permesso di  utilizzare le proprie ricchezze e gli incerta et male ablata per il restauro dell'Abbazia e la costruzione di un ospedale per i poveri, gli infermi e i pellegrini. Nel luglio del 1380 l'ospedale appare costruito, anche se non ancora perfettamente dotato.
Lo dimostra il testamento di Giorgio de Grixano col quale il ricco uomo d'affari lega all'ospedale un lascito di 200 Fiorini di buon oro e giusto peso finalizzato all'acquisto di letti e di quanto necessario.
Sul finire del secolo quattordicesimo, come risulta dalle carte capitolari, sono molti i notabili che scelgono di essere sepolti presso il monastero e che dispongono lasciti di consistenza medio-alta per l'ospedale stesso.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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