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Ringrazio l'Amministrazione ospedaliera ASST Pavia, ufficio URP, per l'autorizzazione alla pubblicazione dei dati riportati


https://www.asst-pavia.it/node/48


Le opere pie esistenti a Vigevano prima del 1768 erano i tre ospedali cinquecenteschi, che si occupavano dall’assistenza ai malati, la Spezierie della Concezione, che distribuiva medicinali ai poveri, la Casa della Carità, che distribuiva elemosine, il Monte di pietà, che concedeva prestiti a basso interesse su pegno, e l’Orfanotrofio Riberia che accoglieva ragazze orfane e povere. Il primo ospedale di Vigevano fu quello delle Sante Maria e Marta (comunemente detto di Santa Marta), istituito per opera del sacerdote Pasino Ferrari. Già nel 1498 il Ferrari ottenne dal Vescovo di Novara, che aveva allora giurisdizione su Vigevano, l’autorizzazione a erigere, all’interno della chiesa di Sant’Ambrogio in Vigevano, una cappella con altare dedicata alla Visitazione di Maria ad Elisabetta, nonché di fondare una casa, anch’essa intitolata alla Vergine Maria, “ad uso pio”, cioè all’assistenza a poveri malati e invalidi.
Il secondo ospedale vigevanese, in ordine cronologico, è quello dedicato alla Beata Vergine Immacolata, detto anche della Concezione, fondato nel 1574 da Gerolamo del Pozzo, il quale ordina, nel suo testamento, che venga eretto un ospedale dedicato alla Concezione di Maria Vergine, nella sua casa di proprietà posta al di fuori della porta di San Martino.
Il terzo ospedale, intitolato al Santissimo Sacramento, è il più importante, tanto da meritare spesso l’appellativo di ospedale “Maggiore” di Vigevano. L’inizio della sua storia risale al 1575, quando Camillo Aliprandi nomina suo erede universale la Confraternita del Santissimo Corpo di Gesù, stabilita presso la cattedrale di Sant’Ambrogio in Vigevano. Il lascito è subordinato al vincolo di destinare tutti i ricavati dai beni alla distribuzione di elemosina ai poveri della città, nonché alla costruzione di un ospedale per i poveri infermi; non viene specificato il numero dei ricoverati, si dice solo che dovranno essere quanti lo consentiranno le risorse. La sede viene individuata nella contrada di Porta Episcopale, la zona della città fra l’attuale piazza Sant’Ambrogio e la rocca Vecchia, nella casa di residenza del fondatore. Nel corso degli anni l’Ospedale del Santissimo Sacramento incrementa le proprie ricchezze grazie a molti lasciti di benefattori, fra i quali merita menzione l’ultimo in ordine cronologico, il legato Cattaneo del 1763, di particolare rilevanza, vista la notevole somma devoluta, che contribuirà molto alle spese per la concentrazione dei tre ospedali in uno solo.
L’apertura nel 1911 del nuovo Ospedale Civile, non solo dotava la città di un presidio sanitario all’avanguardia per l’epoca, ma nel medesimo tempo portava a una ridistribuzione delle strutture pubbliche, perché nella vecchia sede ospedaliera furono sistemati gli uffici comunali.
L’edificio inaugurato nel 1911, più volte ampliato e radicalmente modificato, è ancora oggi la sede dell’istituzione ospedaliera.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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