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Il contenuto della scheda proviene dal portale ufficiale dell'Arci Confraternita dei Rossi in cui si trovano anche riferimenti storici sulle Confraternite Italiane
http://www.arciconfraternitadeirossi.it/storia.html
Con il terremoto del 1908 si ebbe la totale distruzione della Chiesa di S. Angelo e la mancata ricostruzione della stessa sottrasse la Confraternita dei Rossi al controllo delle autorità religiose facendola così rientrare nel regime delle Opere Pie.
Riallacciandosi alla istituzione del lazzaretto durante la peste del 1743, si decise di rivolgere l'attenzione a quella che all'inizio del ventesimo secolo veniva chiamata peste bianca, ossia la tubercolosi, che mieteva ovunque vittime a migliaia.
Si decise cosi di creare un ambulatorio anti e pre-
Mons. Angelo Paino, a dispetto dell'avvenuta laicizzazione del sodalizio, contribuì in modo più che efficace a queste opere assistenziali e di ricerca. Egli fece costruire a Campo Italia un grande padiglione con 100 posti letto sul terreno della Mensa Arcivescovile ed un altro corpo di fabbrica sul terreno di proprietà dell'Arciconfraternita. Inoltre fece sopraelevare l'Ospedale S. Angelo creandovi altri 40 posti letto e donò il tutto ali'Arciconfraternita il 3 ottobre 1949 con atto controfirmato dal notaio La Feria. Donò inoltre al sodalizio una proprietà terriera di 11 ettari di pineta confinante con il Sanatorio di Campo Italia.