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Ringrazio il collega Tullio Pagliana autore del libro “Gli ospedali del Ponente Genovese. Voltri, Cogoleto, Arenzano, Pegli-
Nel mio “girare” tra librerie ho trovato il suo interessante testo, ben curato, ricco di fotografie e di facile lettura. Non è stato agevole rintracciare Tullio ma, una volta riuscito, e messo al corrente del mio progetto, non ha esitato a rivedere il suo originario lavoro, aggiornandolo e predisponendo la scheda riportata.
Pare che già sul finire del XVI secolo a Campo Ligure, in Valle Stura, esistesse un ricovero per i poveri e gli ammalati indigenti. Successivamente lo stesso fu abbattuto e al suo posto venne edificato un oratorio con funzione di ricovero-
Quando nel settembre 1817 si manifestò una "febbre petecchiale", gli ammalati vennero curati con emetici e purghe; ai degenti con complicanze polmonari venivano inoltre applicate delle sanguisughe.
Nel 1837 il Comune commissionò ad un falegname una lettiga con la quale trasportare a Genova gli ammalati più gravi. Nell'autunno 1870 morirono molti ricoverati a causa del vaiolo che aveva colpito la popolazione campese. Trascorso circa un decennio l'ospedale disponeva di quaranta posti letto e riceveva aiuti economici da decine di benefattori. Inoltre vi fecero l'ingresso le Suore Immacolatine di Genova che assicurarono un grande e continuativo aiuto nell'assistenza agli ammalati.
Nel 1965 l'ospedale venne trasferito in un edificio nel centro storico. Oltre alle degenze Medica e Chirurgica erano presenti la Sala operatoria, il Laboratorio Analisi, la Radiologia.
Nel luglio 1980 la gestione dell'ospedale di Campo Ligure passò dal Comune alla USL 8.
Nel 1993, in seguito di una generale stretta finanziaria che portò alla chiusura o riunificazione dei piccoli ospedali, anche a Campo vennero gradatamente attuati il blocco dei ricoveri e la ridistribuzione del personale. Così nel giugno 1994 il San Michele fu trasformato in Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA).