PISA Ospedale Cisanello da Sanatorio a AOUP - Ospedali d'Italia

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PISA Ospedale Cisanello da Sanatorio a AOUP

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Un complesso ospedaliero nella zona di Cisanello si sviluppò agli inizi del XX secolo come Sanatorio "Vittorio Emanuele". All'epoca l'area era caratterizzata da un piccolo borgo in aperta campagna, distante dalla città.
La nascita di un sanatorio si fece necessaria nel 1874 per isolare i malati infettivi dall'area urbana. In origine era già usato come lazzaretto l'ex-convento di Santa Croce in Fossabanda, ma nel 1884 a causa di una epidemia di tifo e tubercolosi fu usato anche il lazzaretto della chiesa di San Iacopo in Orticaia. Anni dopo, una petizione popolare contro il trasferimento dei malati presso San Jacopo indusse il comune a progettare la costruzione di nuovi edifici in un'altra zona, abbandonando così i lazzaretti di San Jacopo e di Santa Croce.
Nel luglio 1904 l'amministrazione dell'ospedale Santa Chiara inizia a cercare un luogo dove aprire una sezione dedicata per i malati di tubercolosi. Venne individuata l'area accanto al fiume Arno di proprietà di Pietro Gratta che fu scelta per la sua distanza dalla città, ben ventilata, asciutta e al riparo da venti freddi. Così il 14 novembre 1906 ebbe inizio la costruzione del Sanatorio "Vittorio Emanuele” terminato successivamente nel 1912. Nel 1913 e nel 1915 avvengono due donazioni di alberi e palme per abbellire e migliorare l'aria del sanatorio.
Durante la prima guerra mondiale ci fu un grande afflusso di malati, tale per cui si dovettero riaprire i lazzaretti di San Jacopo e Santa Croce in Fossabanda.
Negli anni 20 ci fu un primo ampliamento delle strutture, sia di degenza che di servizio. Fu inaugurata anche una piccola sala cinematografica per alleviare i periodi di degenza dei malati e una cappella.
Negli anni 30 ci fu un aumento dei malati di lebbra e si rese necessario la costruzione di un "lebbrosario" accanto al tubercolosario preesistente. Fu costruito un nuovo edificio di due piani con 120 posti letto, utilizzante la cucina del tubercolosario. Successivamente venne acquistato un terreno in zona San Biagio per realizzare un acquedotto ad uso esclusivo dell'ospedale e altri locali di servizio.
Nel 1946, dopo i danni della seconda guerra mondiale tutti i locali dovettero essere restaurati e alcuni locali cambiarono destinazione d'uso. Fino al 1970 non ci furono altri ampliamenti degni di nota.
Dal 2005 è iniziato un completo trasferimento di dipartimenti e cliniche dall'area dell'ospedale di Santa Chiara a quello di Cisanello, ampliandone considerevolmente l'area ospedaliera.
Nel 2010 è stato trasferito il pronto soccorso dall'ospedale Santa Chiara a Cisanello, rendendo definitivamente quest'ultimo l'ospedale principale della città e dei comuni limitrofi.
Dal 2010 l'ospedale è soggetto ad una serie di riqualificazioni che lo porteranno, a diventare l'unico ospedale della città, mentre la zona dove ora è presente l'Azienda ospedaliero-universitaria degli Spedali Riuniti di Santa Chiara, comunemente nota come ospedale di Santa Chiara, verrà rimpiazzata da un campus universitario.
L'ospedale è composto da 21 edifici, numerati da 1 a 103.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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