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Il contenuto della scheda deriva integralmente dalla rivista “Calabria sconosciuta” – Anno 20 n° 74/97 pagg. 71/72 a firma di Aida Dattola.
Non sono riuscito a contattare nessuno in quanto, purtroppo, la Redazione come pure il sito e la rivista non esistono più.
Prima del violento terremoto del 5 febbraio 1783, che distrusse quasi completamente Taurianova, abitavano in questo paese molte famiglie facoltose, tra cui quella dei Tutini. L'unico discendente scampato al moto tellurico fu Domenico, fondatore dell'ospedale di Taurianova. Il suo unico figlio, Francescantonio, mori in seguito ad una caduta da cavallo, lasciando il padre nella più cupa disperazione.
Questa grave perdita costituì probabilmente il motivo occasionale che spinse il Tutini a devolvere, con pubblico testamento del 27-
Pur deliberando che non fossero accolti nell'ospedale gli affetti da malattie contagiose, il Tutini stabilì che fossero forniti loro le cure dei medici, il cibo e le medicine. Egli istituiva, inoltre, la cosiddetta «cassa dei maritaggi», destinata ad offrire un aiuto economico alle ragazze indigenti.
Una clausola importante del testamento stabiliva che la Pia Opera fosse costruita entro 8 anni dalla morte, in caso contrario i beni lasciati in eredità sarebbero spettati all'ospedale di Seminara. Il medico e il chirurgo dovevano essere di Terranova e di Jatrinoli.
La storia dell'ospedale inizia nel 1805, cioè dopo otto anni dalla morte del fondatore, avvenuta il 4 aprile del 1797.
Nel 1862, visto il continuo ricovero di militari si richiedeva l'aumento di altri 4 posti letto, perché era stato più volte negato il ricovero ai non militari, contravvenendo così alle disposizioni del fondatore. Gli eventi bellici rendevano molto attivo l'ospedale, tanto che si avverti l'esigenza di un regolamento interno che prescrisse i doveri del personale. Il 20 gennaio 1871 fu redatto uno Statuto Organico, approvato con R.D. di Vittorio Emanuele II il 30 aprile dello stesso anno. Agli inizi del '900 fu aggregato all'ospedale Immacolata un «ospizio» fondato da Fedele Ganini, funzionante con sale proprie. A Ra-
Con R.D. del 31 marzo 1932 le Opere Pie furono fuse in un unico ente e il 10 febbraio fu approvato lo Statuto Organico, composto da 16 articoli. Si stabiliva che fossero ricoverati gratuitamente solo gli ammalati poveri di Taurianova, mentre gli infermi di altri comuni potevano essere accolti previo pagamento di una retta.
Il 10 novembre 1932 Vittorio Emanuele III decretò la nuova denominazione, approvando la richiesta della cittadinanza di intitolarlo alla Principessa di Piemonte. Il primo ricoverato fu un giovane orfano di guerra, che, in seguito a un incidente, dovette subire l'amputazione di una gamba. La principessa, che si trovava a Taurianova segui il caso dello sfortunato giovane e gli fece avere una protesi. Maria Jose, inoltre, volle battezzare la prima bambina nata nell’ospedale, Maria Jose Amuso.
Con R.D. del 15-
L’ospedale di Taurianova conosciuto un periodo di proficua e intensa attività, si è avviato negli ultimi anni ad una lenta ma progressiva decadenza. Superata la configurazione benefica voluta dai suoi fondatori, anche per le mutate condizioni socio-