ALESSANDRIA Ospedale Militare - Ospedali d'Italia

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ALESSANDRIA Ospedale Militare

Ospedali Nord Ovest > Regione Piemonte > Alessandria città

Il contenuto della scheda proviene integralmente dal testo : Storia dell'Ospedale dei Santi Antonio e Biagio di Alessandria di Giovanni Maconi. Vi invito a leggerlo integralmente in quanto ricco di informazioni, anche curiose, oltre agli approfondimenti storici frutto di un'at-tenta ricerca.
Ringrazio il figlio, Dott. Antonio Maconi, Direttore Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione presso Azienda Ospedaliera SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria che, sentito telefonicamente, ha condiviso la mia iniziativa.

Già nel 1546 era stato aperto ad Asti  uno «spedale per soldati infermi», denominato «Spedali di s. Giacomo degli spagnoli». Si chiamava con questo nome «forse perché era destinato per i soldati che per di più erano di quella nazione, che qui allora dominava». Ma «nel 1575, avendo il re di Spagna Filippo II restituita la città di Asti al Ducato di Savoia», l’ospedale di san Giacomo degli spagnoli fu trasferito ad Alessandria che, facendo parte del ducato di Milano, era ancora sotto il dominio della Spagna. Dopo il suo trasferimento però, questo ospedale, pur rimanendo sempre destinato ai soldati, venne usato anche per i civili: infatti, in un decreto dell’arcidiacono Biagio Arnuzzi del 31 marzo 1612 si legge che molti cittadini, per necessità o per comodità, accedevano a questo ospedale per farsi curare. Verso la metà del 1783, terminata la costruzione dell’ospedale nella «Cittadella » militare di Alessandria, «fu colà trasferito lo spedale di s. Giacomo degli spagnoli con i suoi fondi e le sue rendite e venne aperto con la traslazione dei soldati infermi il giorno 3 giugno 1782.
L’ospedale della «Cittadella», tuttora esistente ma non funzionante, era uno dei migliori della sua epoca e ad esso si ispirarono numerosi progettisti nella costruzione di ospedali militari sorti successivamente in Italia e all’estero. Costituito da un grosso complesso posto su due piani più un sotterraneo.
Inizialmente era articolato su cinque cortili  tra loro in comunicazione mediante un porticato oggi in gran parte chiuso. Rispetto agli altri edifici della «Cittadella» è dotato di una fitta serie di camini, essendo l’unico che fruiva di un sistema organizzato di riscaldamento.



 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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