SASSELLO Ospedale San Antonio - Ospedali d'Italia

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SASSELLO Ospedale San Antonio

Ospedali Nord Ovest > Regione Liguria > Savona e provincia

Il contenuto della scheda è stato elaborato dalla locale biblioteca civica che ringrazio per l’impegno.

Matteo Vinzoni nella legenda della sua pianta di Sassello risalente al Settecento indica la Chiesa Marchionale come “abbazia di S. Antonio”. È probabile che ad essa fosse annesso un ospedale, perché i monaci Antoniani avevano costituito un ordine ospitaliero che nel basso Medio Evo si dedicava alla cura dei malati di fuoco di S. Antonio, malattia epidemica di quel tempo.
All’inizio al Seicento, l’ospedale venne ricostruito in contrada Bonelli (oggi via dei Perrando) .
Dalle nostre fonti apprendiamo che la borghesia sassellese contagiata dal clima frivolo e spensierato del Settecento aveva prodotto l’Accademia dell’Arcadia e cercava nuove occasioni di svago oltre ai consueti passatempi quali: la caccia, il gioco delle carte, i balli e i concerti nelle private abitazioni.
L’Amministrazione del piccolo ospedale S. Antonio, da parte sua, cercava invece, nuovi cespiti per migliorare l’assistenza dei poveri infermi. Da queste così diverse esigenze nacque un progetto comune: l’allestimento del piccolo teatro.
Nel 1765 venne iniziato l’ampliamento e la sopraelevazione dell’edificio che ospitava il piccolo cronicario ed il teatro. I lavori si protrassero per diversi anni.
Nel 1846 si decide di far venire a Sassello per accudire agli infermi, le Figlie di N.S. della Misericordia di S. Maria Giuseppa Rossello di Savona. Alla fine dell’Ottocento l’ospedale ha una sede ormai del tutto inadeguata per la cura degli infermi, rispetto all’aumentata popolazione, essendo costituito da una sola stanza di infermeria, tramezzata per la separazione dei sessi, capace di contenere solo 12 letti e situato in posizione infelice all’interno dell’abitato, ed inoltre più che di un ospedale si trattava ormai un ricovero di ammalati cronici e vecchi inabili. Il compimento della nuova sede si ebbe solo nel 1897 in Via G. Badano nell’area dove è situato tutt’ora. Il sito della sua ubicazione fu oggetto di vivaci polemiche e venne realizzato con il notevole apporto delle rimesse degli emigranti. L’ Ospedale dopo la II guerra mondiale venne dotato di nuove strutture sanitarie, sotto la presidenza dell’Avv. Giacomo Rolla.  In pochi anni ne venne rinnovata la vita. Vennero allestiti una sala operatoria chirurgica e un gabinetto radiologico, quest’ultimo funzionò fino agli anni Novanta. Negli anni Sessanta nella struttura era ancora possibili partorire. Nel 1972 effettuata una sopraelevazione dell’edificio e negli anni Novanta costruita una nuova ala della struttura e venne completamente ristruttura la parte già esistente. All’interno della struttura sono stati presenti gli studi dei medici di famiglia e di alcuni specialisti (Ciò in periodi pre-Covid). Attualmente l’ospedale è solo adibito residenza protetta.







 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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