MANTOVA Pio istituto per rachitici ed ortopedico - Ospedali d'Italia

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MANTOVA Pio istituto per rachitici ed ortopedico

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Da : Pio Istituto dei Rachitici di Mantova – Marzo 1901

L'Istituto Rachitici venne fondato per ini-ziativa della Lega Poma pel miglioramento del popolo, sopra proposta del suo Presidente Dott. Gregorio Ottoni il quale e coll' aiuto efficace di un Comitato di Dame Mantovane, riusciva ad aprirlo il 30 giugno 1879 colla denominazione di Scuola - Asilo dei Rachitici.
Privo di rendite era sorretto unicamente dalla carità cittadina, la quale esplicavasi nella sottoscrizione di Azioni da L. 6- obbligatorie per tre anni (Soci azionisti) in obbligazioni per una volta tanto da I.. 100 (Soci patroni) e con offerte straordinarie.
Nel 1891 il Conte Gaetano Bonoris, accogliendo l'idea sorta di riempire una lacuna esistente nella beneficenza cittadina, donava all’Istituto la Casa in Via S. Martino N. 21, ove esso aveva sua sede, perchè servisse quale prima pietra per la fondazione di un Ospitale Infantile, a condizione che il Consiglio Amministrativo si costituisse in Comitato promotore e raccoglitore delle offerte. Siccome poi era suo desiderio, che, sia pure in minima parte, la nuova istituzione dovesse far sentire subito i suoi benefici effetti, autorizzava l'erogazione temporanea delle rendite ricavabili dallo stabile, nella cura di bambini rachitici aventi bisogno di atti operativi. Privo allora l'Istituto, per ragioni economiche, di tutto quanto era all'uopo necessario, in seguito ad accordi presi colla locale Congregazione di Carità, i bambini venivano operati e curati all'Ospitale Bulgarini.

Da: Cronistoria dell’Istituto rachitici di Mantova – conversazione tenuta al rotary Club Mantovano – Giusto Filippi - 1949

Si trattava di un asilo dove erano accolti i bambini affetti da rachitismo e l'assistenza, esclusivamente diurna, consisteva più nell'alimentazione varia ed abbondante e nel soggiorno in ambienti igienici e soleggiati che in particolari presidi terapeutici.
Da una relazione sanitaria pubblicata nel gennaio 1883,  risulta che dei bambini rachitici che si presentavano all'osservazione medica si sceglievano per l'ammissione alla scuola-asilo soltanto quelli che, pur essendo affetti da forme anche gravi di rachitismo, non erano deturpati da deformità conclamate, poco suscettibili di miglioramento con i soli sussidi igienico-dietetici, dei quali poteva disporre la predetta istituzione. La profilassi delle deviazioni degli arti inferiori consisteva nell'applicazione di uno speciale apparecchio da deambulazione, per mezzo del quale si cercava di evitare l'instaurarsi delle tipiche curvature ossee.
Nell'aprile 1888, aggiornato lo statuto so-ciale, l'Opera Pia fu eretta in Corpo Morale con la denominazione di « Pio Istituto dei Rachitici ». Si potè dar corso cosi, sotto il controllo di una regolare amministrazione e con l'ausilio di munifici legati, a progressive migliorie dei servizi triplicando il numero dei ricoverati (da sei a diciotto), e stipulando una convenzione con l'Ospitale Bulgarini per il trattamento chirurgico dei soggetti bisognevoli di atti operatori.
Si inizia in questo periodo una cura veramente razionale del rachitismo, in quanto alle misure esclusivamente profilattiche si aggiunge ora la terapia incruenta o cruenta delle deformità talvolta mostruose ad esso conseguenti.
Nel 1900, l'Istituto fu trasferito in un ampio edificio di Corso Garibaldi e si arricchì in breve di un ambulatorio, di una palestra di ginnastica, di una infermeria capace di circa 20 letti e delle annesse sale di operazione e di medicazione. Così dotato, l'Istituto si rese del tutto indipendente dall'Ospitale Bulgarini e fu in grado di offrire ai suoi medici dirigenti i mezzi appropriati per curare razionalmente i piccoli infermi.
Con la concentrazione dei vari Ospedali della città in un unico Ente Ospedaliero, anche l'Istituto dei Rachitici, pur mantenendo la propria gestione amministrativa, veniva a far parte nel 1938 del nuovo complesso.
Per un breve periodo di tempo era aggregato alla divisione chirurgica, poi trovava una sistemazione più conforme alla sua particolare attività specialistica in un piccolo padiglione, forte di circa 40 letti.




 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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