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Le informazioni per la compilazione della scheda le ho trovate sul sito della testata on line " Go Fasano " pubblicate il 12/3/2017 a Firma di Marisa Cassone
https://gofasano.it/notizie/attualita/32212-
Nel febbraio 1972 venne pubblicato il primo numero di una rivista periodica intitolata “L’Ospedale di Fasano”, dedicato all’inaugurazione dell’allora nuovi reparti. Una rivista che si proponeva di trattare “argomenti scientifici, culturali, di attualità riguardanti la vita dell’ospedale di Fasano ed il suo inserimento nella realtà locale”.
“L’ospedale civile di Fasano – si legge sfogliando le prime pagine -
Questa scritta valse nel 1763 per l’Università di Fasano come titolo di proprietà contro il Balì del S.O. Gerosolmitano che pretendeva usurparlo.
Nel 1820, sia perché diventato insufficiente, sia per uniformarsi alle intenzioni del governo del regno di Napoli e delle due Sicilie che preferiva destinare i monasteri soppressi a tali pubblici uffici, l’ospedale passò all’ex monastero di San Francesco di Paola mentre il vecchio edificio fu censito al signor Vincenzo Pepe comprandosene dal prezzo altrettanta Rendita Pubblica. Nel 1900 l’ospedale civile, già eretto in Ente Morale, assunse la denominazione di “Umberto I” e vide man mano accrescersi notevolmente il suo patrimonio, oltre che per la liberalità di molti cittadini soprattutto per particolare merito del cav. Marzio Perrini fu Giovanni che donò un comprensorio di 15 case di abitazione e l’azienda agricola ‘Signora pulita’ di oltre 110 ettari e del signor Angelo Narducci fu Samuele che donò l’azienda agricola ‘Speziale piccolo’ di oltre 30 ettari.
In seguito all’emanazione della legge 3-
Con un primo finanziamento di lire 70 milioni, assistito dei benefici della legge 3-
Dopo varie modifiche, “Nel 1967 vennero iniziati i lavori di ampliamento (portati a termine in appena un triennio) la cui esecuzione ha consentito di rilevare a 215 la dotazione di posti letto”