La scheda è stata tratta da Messina Medica 2.0 www.messinamedica.it
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L’ospedale Regina Margherita, è stato, con alterne vicende, per oltre 110 anni, l’ospedale al servizio dei quartieri popolari e dei villaggi della zona nord, nonché dei comuni viciniori della provincia. Nel settembre 1909, su sottoscrizione promossa dal prefetto di Messina, era stato realizzato dapprima in baracca e poi in muratura, l’ospedale “regina Margherita” al servizio del villaggio di baracche “Regina Elena”, realizzato dai marinai della Nave “Regina Elena” e dai soldati del XIX Fanteria. “Capace di 60 posti letto non era in grado, per la carenza dei servizi, di oltrepassare le 40-45 presenze giornaliere.” Nel 1917, “ormai finanziariamente allo stremo” le strutture e gli operatori del Regina Margherita confluivano nell’Ospedale Clinico Consorziale e nel 1923 veniva definitivamente “chiuso non presentando i requisiti minimi di igiene”. Dal 1923 al 1930 non si hanno più notizie di sorta. L’ospedale come lo ricordano i vecchi messinesi, venne appaltato nel 1930, direttore dei lavori l’ing. Bianco, e venne inaugurato il 25 ottobre del 1933. Originariamente contava, su una superficie di 14.000 mq e di centoquaranta posti letto, manteneva i servizi del vecchio ospedale, Pronto Soccorso, Cardiologia, Anestesia e Rianimazione, Emodialisi, ed inoltre garantiva la presenza dei reparti di Medicina generale, Chirurgia generale, toracica ed addominale, Ginecologia ed Ostetricia, Pediatria, Urologia, Otorinolaringoiatria, Malattie nervose e mentali, Malattie infettive, Ortopedia, Ematologia, etc. Venne ulteriormente ampliato nel 1937 (quando il 10 agosto del 1937 Mussolini venne a Messina gli venne presentato il plastico dei nuovi padiglioni). Nel 1938 garantiva 42.000 giorni di degenza.