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Ringrazio i collaboratori della Biblioteca di Fermo che mi hanno fatto dono del testo "luoghi e forme dell'Assistenza Sanitaria , Ospedali, medici condotti e operatori sanitari a Fermo e nel Fermano dopo l'Unità di Italia" edito nel 2011 dall'Ordine dei Medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Fermo.
Ringrazio poi l'Ordine stesso che, ha condiviso con me i contenuti riportati.
Mi sono limitato nel sito a riportare gli aspetti storici degli ospedali citati ma, il volume, di quasi 200 pagine, è estremamente ricco di contenuti per cui ne suggerisco la consultazione. Come ultimo, considerato che sto eseguendo la ricerca su tutto il territorio nazionale, è il primo caso dove un Ordine Professionale commissiona una tale proposta editoriale. Ho avuto modo di constatare che il volume appartiene ad una fortunata serie editoriale promossa dall’Ordine dei Medici di Fermo finalizzata alla riscoperta della storia medico-
Il nome dell’Ospedale deriva da Don Nicola Bertacchini, Canonico della Collegiata di Sant'Antonio Abate, di nobile famiglia Fermana, a cui si deve il lascito testamentario che ne consentì la fondazione nel 1795. Bertacchini dispose un lascito per un capitale consistente in fondi urbani, tre terreni, una casa colonica, per una rendita totale di scudi 3257 da destinarsi alla fondazione dell'ospedale in cui fossero ricevuti e curati i poveri infermi del paese. Contestualmente Bertacchini dispose nel testamento che gli amministratori dell'ospedale fossero nominati dai suoi esecutori testamentari ed a succedere, dai parroci del luogo. La nascita formale dell'ospedale come corpo morale fu sancita il 5 ottobre 1797 con bolla dell' Arcivescovo di Fermo Monsignor Andrea Minucci, mentre la sua apertura risale al 1800. Il primo regolamento dell'ospedale risale al 1806 ad opera dello stesso arcivescovo Minucci. In forza del decreto commissariale del 21 ottobre 1860, la gestione ed amministrazione dell'ospedale come Opera Pia passò alla Congregazione di Carità che l'esercitò per mezzo di amministratore da essa nominato e approvato dal Consiglio Comunale. Il capitale nel 1865 fra fondi urbani e rustici, censi e mutui, era stimabile in oltre lire 19mila con una rendita annuale di lire 1000 circa. Il numero degli Infermi che poteva ricoverare era di 40-