MONTEPULCIANO Ospedali riuniti di San Cristofano - Ospedali d'Italia

Vai ai contenuti

Menu principale:

MONTEPULCIANO Ospedali riuniti di San Cristofano

Ospedali Centro > Regione Toscana > Siena e provincia

Questa scheda proviene dal sito "carte da legare " http://www.cartedalegare.san.beniculturali.it/ ; è un progetto della Direzione generale archivi del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo nato per proporre una visione organica di tutela del patrimonio archivistico di queste istituzioni. Partito nel 1999 con un primo programma di finanziamento per i complessi archivistici degli ospedali Santa Maria della Pietà di Roma e Leonardo Bianchi di Napoli. Il portale mette a disposizione della comunità i risultati . Essi possono essere utilizzati per scopi di studio e ricerca da parte degli addetti ai lavori e per la semplice conoscenza del fenomeno manicomiale da parte di un pubblico più vasto.
Sono liberamente consultabili i dati del censimento degli archivi, alcuni strumenti di ricerca e le statistiche dei dati socio-sanitari ricavati dalle cartelle cliniche. La consultazione dei dati specifici delle singole cartelle cliniche avviene, invece, dietro autorizzazione, nel rispetto della normativa sulla privacy.
Carte da legare costituisce anche un percorso tematico specifico del SIUSA (Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche).

http://www.cartedalegare.san.beniculturali.it/index.php?id=440&navId=0


Era  già un polo ospedaliero nel XI-XII secolo e vi esistevano cinque ospedali : lo Spedale della Misericordia della Fraternità, a cui si aggiungevano gli Spedaletti di San Giovanni e San Martino fuori della porta di Gracciano, lo Spedale di Santa Maria della Cavina fondato nell'XI o XII secolo considerato il più importante, lo Spedale di San Pietro fuori Porta delle Farine, e lo Spedale di Fonte al Vescovo, posto all'incrocio di San Biagio. Si trattava di edifici con poche grandi sale, vicino a pozzi o cisterne, le cui acque erano indispensabili per le necessità degli ospiti e dei ricoverati, con all'interno una cappella o un semplice altare per le necessità religiose. Le costruzioni avevano spesso affreschi e sculture. Tra il 1400 e il 1600 avvenne l'accorpamento progressivo degli spedali, in un solo edificio, quello di S. Maria della Cavina che prenderà il nome di Spedali riuniti di San Cristofano che fu ampliato nel 1778 con i materiali provenienti dalla demolizione della chiesa e del convento di Fonte Castello. Nel 1852 lo spedale di Montepulciano svolgeva il compito di casa degli esposti, cioè dei bambini abbandonati, non solo per Montepulciano ma anche per i paesi vicini. Ancora esiste la ruota degli esposti in funzione già nei secoli precedenti, lo sportello girevole attraverso il quale venivano ricoverati i bambini nel più assoluto anonimato. Nel 1894 lo spedale aveva una corsia per gli uomini e una per le donne, per un totale di 150 malati, con infermeria e una moderna sala operatoria, ben dotata grazie ai finanziamenti dei Conti Bastogi. Il 5 luglio 1908 i rappresentanti dei Regi Spedali Riuniti di San Cristoforo di Montepulciano  acquistarono alcuni appezzamenti di terra situati nel luogo chiamato Ponti Secchiettari.
Lo scopo fu la realizzazione di un nuovo ospedale, sostituendo gli Spedali riuniti di San Cristofano nel centro storico. Dopo 7 anni di lavoro, nel 1916 la struttura per un totale di 6.800 m² fu completata e effettuate ulteriori modifiche nel 1971 e nel 1973. Dopo l'apertura del Monoblocco di Nottola, l'edificio è rimasto inutilizzato per un certo periodo ed è poi stato acquistato da un gruppo immobiliare che ha cambiato la destinazione d'uso. La struttura del vecchio ospedale verrà trasformata in abitazioni private, uffici e di esercizi commerciali.

 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
Torna ai contenuti | Torna al menu