Menu principale:
La scheda deriva integralmente dal testo “Ospedalità antica in Sicilia” del Prof. Mario Alberghina dell’Università di Catania che ben vent’anni fa ha svolto una ricerca su tutti gli Ospedali siciliani. Da noi contattato non ha esitato, oltre a farci dono del testo, a darci la completa disponibilità ad attingere al volume riportandone fedelmente i contenuti.
Vogliamo aggiungere che, fino ad ora, a parte la nostra iniziativa di raccogliere la storia degli ospedali italiani, il volume del Prof. Alberghina è unico nel suo genere.
https://it.wikipedia.org/wiki/Associazione_Oasi_Maria_Santissima
L'istituto nasce nel 1953 su iniziativa del sacerdote Luigi Ferlauto (1922-
Nel 1972, si trasforma in una ONLUS, allo scopo di perseguire finalità di solidarietà sociale nel campo dell'assistenza educativa e socio-
Nel 1986, la Regione Sicilia tramite la legge regionale n. 16/86, stipula una convenzione con l'Oasi Maria Santissima, al fine di coordinare l'attività scientifica nell’interesse degli handicappati con gli obiettivi del Servizio sanitario nazionale (SSN), che consente inoltre al nosocomio troinese, l’erogazione delle prestazioni sanitarie a livello preventivo, assistenziale e riabilitativo. Nel 1988, l'Oasi Maria Santissima di Troina ottiene il riconoscimento di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS), dal Ministero della Sanità e dal Ministero della Pubblica Istruzione, con relativo decreto interministeriale.
Nel 2010, l'IRCCS Oasi Maria Santissima, ai sensi del decreto emanato dalla Regione Sicilia, viene riconosciuto quale ospedale classificato di interesse regionale per il ritardo mentale e l'involuzione cerebrale.
Specializzato in particolare per la cura e l'assistenza dei pazienti affetti da patologie mentali, nonché del trattamento delle malattie rare, si occupa anche di altri settori della medicina. Al 2017, l'IRCCS disponeva di 352 posti letto complessivi, di cui 330 per la degenza ordinaria, 22 per la degenza in day hospital, e 264 per la riabilitazione; pur non provvista di un pronto soccorso, nel 2010, la struttura ha registrato un numero di accessi pari a 5.176 unità, di cui il 36,9% riguardava pazienti della stessa provincia, seguiti da pazienti delle province di Catania e Palermo.