ISCHIA Ospedale Forio S. Maria di Loreto - Ospedali d'Italia

Vai ai contenuti

Menu principale:

ISCHIA Ospedale Forio S. Maria di Loreto

Ospedali Sud > Regione Campania > Napoli provincia

La scheda proviene dal sito del " ildispariquotidiano " mentre il contenuto è stato reperito dal Museo Santa Maria di Loreto


https://www.ildispariquotidiano.it/it/la-storia-del-primo-e-piu-antico-ospedale-dellisola-s-maria-di-loreto-a-forio/


Nel 1954 fu inaugurato in pompa magna e con grande orgoglio la grandiosa opera benefica dell’ospedale civile “Santa Maria di Loreto” nel comune di Forio. “L’ospedale è bello e della grandezza sufficiente per i bisogni del comune di Forio e paesi limitrofi. Ha la capacità di 12 posti letto: 6 per uomini e 6 per donne, siti in luminose sale cui sono annesse quelle della chirurgia settica ed asettica, attrezzata con i più moderni apparecchi forniti dalla ditta Cisa di Roma e messi in opera dall’ing. Vittorio Forte, di Napoli. Modernissimi i servizi igienico-sanitari; complete attrezzature per cucina elettrica ed a gas; stanze di abitazione per gli infermieri dotate di ogni comodità; ampia sala  e terrazza di convegno per i convalescenti; arredamento completo e nuovo che va dai candidi lettini alle comode poltrone, tutto perla dell’ardore che ha animato e sorretto l’opera di un pugno di uomini i cui nomi resteranno incisi nel cuore della popolazione foriana, che vede finalmente realizzata l’opera più necessaria, più umana, più vicina al cuore di Cristo: curare gli infermi. E se per ovvie ragioni non si fa il nome di quanti finora hanno dato il loro contributo, non si può tacere quello del comm. Enrico Monti, commissario di bordo in pensione, il quale, più che largo contributo in denaro, da mesi e mesi ha messo a disposizione la sua vasta esperienza, il suo ascendente dovuto alla stima che lo circonda, la sua opera diuturna, instancabile per stimolare imprenditori e operai e spianare eventuali ostacoli. Non si può del pari fare a meno di citare il signor Michele Buonocore il quale gratuitamente in lunghi mesi di lavoro ha portato a termine un impianto elettrico, per l’illuminazione dei locali e per il funzionamento dei delicati apparecchi di chirurgia, giudicato da ingegneri del ramo quanto di più perfetto si potesse avere. E’ doveroso fare il nome del signor Filippo Di Lustro che si è prodigato senza risparmio nel dare la sua opera adattandosi e riuscendo in ogni lavoro. I nomi di costoro e degli amministratori dell’Arciconfraternita sono sulle bocche e nel cuore dei cittadini che hanno seguito, dapprima con mal celato, ed in parte giustificato, scetticismo, poi con sorpresa ed infine con entusiastica ammirazione, la loro diuturna opera così brillantemente coronata dal più lusinghiero successo.
In effetti fino al 1962, anno della sua chiusura, l’Ospedale effettuò circa duemila interventi chirurgici, molti di particolare importanza. Particolare risalto ebbe la minuziosa assistenza ai degenti degli infermieri Angelo Genovino e la moglie Lucia Monti. Ad oggi nella stanza che un tempo fu sala operatoria dell’Ospedale, sono esposti alcuni documenti storici e fotografici che riguardano l’ospedale documentandone l’attività nel corso della sua storia.

 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
Torna ai contenuti | Torna al menu