STRADELLA Ospedale Sola Forni Cazzaniga - Ospedali d'Italia

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STRADELLA Ospedale Sola Forni Cazzaniga

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Fondato nel 1842, per cospicuo lascito del Conte Giuseppe Cazzaniga. Cominciò a funzionare nel 1858 per gli ammalati acuti. Autorizzata l'apertura del Ricovero nel 1865. Rimodernato nel 1926.
Numero totale dei letti: in attrezzamento normale 90; in attrezzamento straordinario (epidemia o guerra) 150.
Nel 1937 il nuovo Padiglione per malattie infettive, che può considerarsi un vero modello del genere, in un piccolo Ospedale.
In un primo tempo, nel 1930, vi era l'intendimento di inserirvi pure un reparto per dispensario antitubercolare, ma in seguito fu modificato dovendo renderlo consono alle diverse finalità di destinazione e di ubicazione di nuovo fissate.
Le sale di degenza sono capaci di ospitare 24 letti, 12 al piano terreno e 12 al primo piano disimpegnati da ampi corridoi illuminati direttamente, disposti in varie sale da quattro e da due letti ai quali corrispondono, su ogni piano, i vari servizi di assistenza, igienici, guardaroba, ecc. Il servizio di refet-torio è dato da montacarichi che portano ai vari piani le vivande provenienti dalle cucine dell'ospedale.
Coi criteri più moderni si è fatto l'impianto di illuminazione, e le segnalazioni luminose per il fabbisogno nei vari servizi del padiglione sono svolte su larga scala, in modo di dare l'impressione al malato della continua presenza degli infermieri ed assistenti.
Questo reparto è stato studiato con impianti elettrici di disinfezione e di sterilizzazione e con apparecchiature improntate alla portata delle più moderne sistemazioni sanitarie.
Il riscaldamento è a termosifone e l'impianto di distribuzione d'acqua calda può fare servizio continuamente e indipendentemente.
Impianti elettrici modernissimi per la disinfezione la sterilizzazione iniziano, in ambienti appositi, il ciclo di lavaggio che viene completato nei rimanenti macchinari portando gli indumenti all'asciugatoio, perfettamente sterili.
Trovasi pure l'impianto di lavaggio elettrico delle stoviglie. Impianto nuovissimo che deve servire anche per l'ospedale vecchio dal quale un montacarichi fa pervenire il materiale da pulire.
Nel 2011 la demolizione che risparmierà solo la parte più antica e storica della cittadella sanitaria ormai dismessa da due anni, dopo l’inaugurazione del nuovo ospedale unificato di Broni e Stradella, che sorge a poche centinaia di metri da quello ormai andato in pensione.
I padiglioni non sottoposti a vincolo della Soprintendenza ai Beni architettonici verranno rasi al suolo, mentre il nucleo storico del vecchio ospedale sarà conservato, almeno per quanto riguarda le facciate esterne. Dove una volta c’erano i reparti, le sale operatorie, gli ambulatori, sorgeranno delle palazzine a uso abitativo fino a un’altezza massima di quattro piani.

Fonti:  Giuseppe Castelli, Gli ospedali d'Italia, Milano : Medici Domus, 1941
           https://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2011/11/23/news/l-addio-al-vecchio-ospedale-1.1693157




 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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