BORGONOVO VAL TIDONE Ospedale militare - Ospedali d'Italia

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BORGONOVO VAL TIDONE Ospedale militare

Ospedali Nord est > Regione Emilia Romagna > Provincia Piacenza

Le origini dell'Ospedale, già Casa dei Pellegrini sotto il titolo di S. Bartolomeo Apostolo, e più tardi, nella seconda metà del secolo XV, mercè la privata beneficenza Ospizio dei Poveri sotto lo stesso nome si perdono nel lontano medioevo e ne restano scarse e frammentarie notizie attraverso le tradi-zioni orali, non risultando agli antichi atti dell'archivio notizie della sua erezione in Ente Morale.
Diverse furono le Sedi dove l'Opera Pia ebbe a svolgere la beneficenza: a tutto il 1867 nella Casa po-sta in Borgonovo, ora Sede dell'Asilo Infantile; indi nel locale dell'ex Convento dei Minori Riformati di S. Bernardino, dal 1881 al 1882 si provvide alla costruzione dell'attuale fabbricato, nel quale vennero iniziati i ricoveri e le cure degli infermi con il 1° Gennaio 1886.
Il numero degli infermi in modesta misura (ed esclusivamente di Medicina ed affetti da malattie croniche) e la potenzialità dei Bilanci rimasero pressochè invariati fino al 1907, data con la quale l'Ospedale in seguito alla nomina di un apposito Medico Chirurgo Direttore, e con la conseguente istituzione dei Reparti di Medicina, Chirurgia, Infettivi e Ostetricia, cominciò ad assumere l'importanza ed il carattere nosocomiale per la cura delle malattie acute ed urgenti.
Di fronte al rapido e sempre crescente sviluppo dell'Ospedale ed alla pressante necessità di aumentarne la competenza nosocomiale e per confermarne gli impianti interni alle moderne esigenze della tecnica sanitaria, occorsero importanti opere per nuove costruzioni di padiglioni, numerose migliorie ed adattamenti per ristorarne i fabbricati e renderli confacenti agli accre-sciuti bisogni; ai cui gravosi oneri relativi venne sempre fatto fronte con gli ordinari mezzi di bilancio e con le economie realizzate nei vari esercizi, senza ricorrere a mutui od altri mezzi finanziari di carattere straordinario.
E cosi nel 1914 l'Ente, coadiuvato dal Comune, provvide alla costruzione dei due padiglioni laterali, uno per gli infermi di chirurgia e uno per gli infermi infettivi con appositi passaggi coperti di congiungimento, con le economie realizzate sui vari bilanci.
Nel 1923 si provvedeva alla costruzione di un nuovo fabbricato per vari servizi ospedalieri: lavanderia, guardaroba, bagni, alloggio Suore e Sanitari di servizio.
Nel 1926, con la donazione del Benefattore Politi, venne provveduto all'ampliamento del padiglione di Chirurgia con la costruzione di una nuova Sala operatoria e annessi locali di servizio.
Nel 1930, venne provveduto alla costruzione di un nuovo fabbricato per la lavanderia con gli annessi impianti, nonché della cucina con gli annessi locali di servizio ed accessori, impianti di sollevamento dell'acqua.
Nel 1933, con i mezzi ordinari di bilancio, venne provveduto all'ampliamento del padiglione Infettivi e Tubercolotici.
Numero totale dei letti: in attrezzamento normale 170; in attrezzamento straordinario 190.

Fonte: Giuseppe Castelli, Gli ospedali d'Italia, Milano, Medici Domus, 1941



 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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