PORTO POTENZA PICENA Istituto Riabilitazione S. Stefano - Ospedali d'Italia

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PORTO POTENZA PICENA Istituto Riabilitazione S. Stefano

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Specializzato nel trattamento delle gravi cerebrolesioni acquisite. Dispone di 410 posti letto suddivisi in 5 fabbricati intervallati da giardini, punto di ristoro, pineta, impianti sportivi e spiaggia privata.


Da: Istituto chirurgico elioterapico Divina Provvidenza – rendiconto clinico statistico

La piccola Colonia Perugia (capacità 80 letti) che Giancarlo Conestabile della Staffa fondò nel 1914 per permettere ai bimbi bisognosi dell'Umbria di godere di una villeggiatura estiva, fu il germe della nuova casa della Divina Provvidenza.  E lungimirante può definirsi l'opera di Giancarlo Conestabile nel campo della lotta antitubercolare. Egli seppe infatti, con l' animo suo generoso, precorrere i tempi fondando nel 1909 in Perugia il Comitato Antitubercolare Perugino.  Il Comitato faceva capo in massima parte al Conestabile, il quale, organizzato un modesto ambulatorio, istituiva con apposita Suora  Figlia della Carità Suor Antonietta Lombardi, le visite ai singoli tubercolosi per iniezioni a domicilio e distribuzione di vitto supplementare appropriato. In seguito, nel periodo estivo, la stessa Suora dirigeva la piccola Colonia Perugia.  I progressi scientifici nel campo terapeutico, l'organizzazione parastatale della Previdenza Sociale, determinavano nel 1934 la trasformazione radicale della Colonia Perugia.  Cosi trasformata pei bisogni sanatoriali ed arricchita di due ali laterali e di un terzo piano, iniziò nel marzo 1935 la sua ininterrotta vita ospedaliera con circa 140 letti; e le soleggiate terrazze prospicenti sull'Adriatico le valsero allora il nome di Solarium Marino Divina Provvidenza.  Nel maggio 1937, nell'attesa che fosse terminata la costruzione di un nuovo Padiglione affiancato al precedente edificio, pressati dalla necessità di ricevere un maggior numero di malati, entrarono in linea i primi 100 letti del Padiglione S. Stefano ex soggiorno estivo del collegio di Recanati, attrezzato per le esigenze di un Reparto Pediatrico. L'urgenza di tale provvedimento è documentata dalla rapida ascesa del numero di presenze al giugno 1937; e che ancora il fabbisogno non fosse soddisfatto lo dimostra l'altra punta che corrisponde al giugno 1938, quando potè inaugurarsi affiancato al Padiglione Centrale il nuovo Padiglione capace di 120 letti.  Con ulteriori aggiunte (1939, 1943, 1946- 47) al padiglione pediatrico S. Stefano e con una costruzione annessa al padiglione centrale (1946), adibita a reparto accettazione, si è raggiunta la capacità complessiva di circa 500 letti.  Nell'estrema ala sud del Padiglione Centrale è stato istituito un piccolo reparto chirurgico che soddisfa le necessità locali di urgenza e di elezione. L'ambulatorio, la sezione radiologica e il gabinetto analisi cooperano coi Medici locali nell' assistenza della zona.

 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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