MENAGGIO Ospedale dei Re Magi - Ospedali d'Italia

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MENAGGIO Ospedale dei Re Magi

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Da:   https://www.camminacitta.it/wp-content/uploads/2013/09/ospedale_dei_tre_re_magi.pdf - Silvia Fasana

La leggenda vuole che l’ “Hospitale dei Ss. Re Magi” sarebbe stato fondato nel 1163, quando fece sosta a Menaggio il corteo che trasportava a Colonia le reliquie dei tre Re Magi, trafugate dalla città di Milano dal Cancelliere Imperiale Rainaldo di Dassel dopo la distruzione della città operata da Federico Barbarossa. In realtà non si conosce la data di fondazione di questa storica istituzione benefica di Menaggio, che per secoli si occupò di accogliere i viandanti e di assistere malati e pellegrini. La pubblicazione Novecento anni da Mengaldo (1095-1995), curata dalla Parrocchia, riporta una descrizione del 1707 «al piano superiore dell’ospizio, la cui sede era stata restaurata nel 1666, vi erano “due stanze, con due lettini ben disposti, nei quali sono ospitati i pellegrini, al momento due sacerdoti”, mentre al piano inferiore, dove vi era altro spazio per accogliere i pellegrini, viveva una donna, “onesta di costumi e di fama”, che svolgeva le funzioni di custode in cambio del diritto di abitare nell’edificio. L’autore della descrizione aggiunge che “oltre all’ospitalità, ai singoli viene offerto anche un aiuto in denaro, a seconda del maggiore o minore bisogno dei pellegrini” e, se è il caso, “l’ospitalità gratuita viene prolungata anche per tre giorni”. L’ospizio era diretto da un “Ministro” (un laico appartenente alla Comunità di Menaggio) e da due “Deputati”, eletti per un triennio alternativamente dal Capitolo della Collegiata e dalla Comunità di Menaggio. Il Ministro doveva rendere conto ogni anno della sua amministrazione all’Arciprete, presenti i due Deputati». Grazie a legati e donazioni varie, l’amministrazione dell’Ospedale si occupava anche di attività benefiche quali l’insegnamento ai fanciulli poveri del paese, la cura gratuita dei malati poveri e la corresponsione della dote per alcune povere “zitelle”. A causa di sempre più gravi difficoltà economiche però l’istituzione fu soppressa alla fine del Settecento; la sede dell’Ospizio, proprietà demaniale già nel 1820, fu poi messa all’asta e trasformata in un’abitazione privata.




 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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