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VAILATE Ospedale Caimi ora RSA

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Il contenuto della scheda è stato scaricato dal sito ufficiale dell'odierna Casa di riposo al link:

http://www.fondazioneospedalecaimionlus.it/jy/index.php?option=com_content&view=article&id=20&Itemid=118


La storia della Fondazione Caimi affonda le proprie radici nel secolo XVII e XVIII quando nella  zona la popolazione, già povera, viene duramente colpita e decimata dalle epidemie e dalle carestie.
In quel periodo sono numerose le iniziative spontanee, in special modo da parte di religiosi,  avviate per venire incontro ai bisogni della gente.
La drammaticità di questa situazione spinge le menti più sensibili ad iniziative capaci di portare in qualche maniera sollievo ai malati ed ai più deboli.
E queste iniziative portano nella seconda metà del secolo XVII all’idea di creare in Vailate una vera e propria struttura ospedaliera, idonea a portare assistenza e cure sanitarie alla popolazione.
Tale progetto accomuna le volontà testamentarie di tre sacerdoti di origine vailatese: don Pietro Garioli, don Giuseppe Nazarri, don Giovanbattista Caimi.
L’idea si concretizza nel 1792 quando l’Ospedale degli infermi di Vailate avvia la propria attività, rendendo disponibili 8 posti letto. La sede era ubicata sulla via principale di Vailate, nello stesso luogo di oggi.
Quindi la realtà della Fondazione Caimi, nome ereditato da uno dei cofondatori, ha radici profonde nella storia della comunità vailatese ed è ispirata ai principi dell’accoglienza e della solidarietà. La capacità ricettiva si è sempre mantenuta modesta, anche se per buona parte del secolo scorso si può vantare addirittura la presenza di una sala operatoria e di un reparto “maternità” nel quale trovavano amorevole assistenza le donne in procinto di partorire.  
Nel corso del 1968 avviene la svolta che porterà allo sviluppo della struttura così come la vediamo oggi.
Negli anni dal 1968 al 1985 il fabbricato storico viene demolito e ricostruito arrivando gradualmente ad una capienza di 120 posti letto.
L’evoluzione degli standard imposti dalla sanità pubblica impone la riduzione del numero dei posti letto e la netta divisione fra reparti di degenza cronica e riabilitativa.
Grazie alle convenzioni con l’allora ASL della Provincia di Cremona, ora ATS Val Padana, alla possibilità di sfruttare a pieno la capacità della struttura e di usufruire contemporaneamente del contributo forfettario per le RSA, si gettano le basi per la realizzazione di altre importanti opere:
• La nuova struttura ambulatoriale a favore degli utenti esterni e dei ricoverati.
• La nuova struttura ospedaliera in grado di accogliere la nuova RSA, il Centro Diurno Integrato, i 6 minialloggi protetti.
Negli anni che vanno dal 2001 ed il 2006 viene realizzato il nuovo complesso ospedaliero destinato ad ospitare la nuova RSA, il Centro Diurno Integrato, i 6 minialloggi protetti, la nuova cucina, la palestra per la fisiokinesiterapia.
L’attivazione a regime è avvenuta nel corso dell’anno 2007. Queste nuove opere portano ad una capienza della struttura di 67 posti letto nella parte destinata a terapie geriatico-riabilitative, a 37 posti letto nella RSA. Presso quest’ultima nel 2010 sono terminati i lavori di predisposizione di un nuovo reparto che ha permesso l’aggiunta di ulteriori 25 posti letto.  La disponibilità totale in RSA è ora di 62 posti letto.

OPAC SBN: Dagli hospitalia alla cassa rurale : cinquecento anni di solidarietà. assistenza e cooperazione nella comunità di Vailate / Paolo Origgi

 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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