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https://it.wikipedia.org/wiki/Ospedale_dei_Castelli


L'idea di realizzare un policlinico ai Castelli Romani risale  al 1999, ma solo nel gennaio 2007 si è avviato l'iter per la realizzazione della struttura. Il 26 gennaio 2007 la giunta regionale ha approvato l'accordo di programma per la variante al piano regolatore generale di Ariccia,  il 30 gennaio è stato presentato lo studio di fattibilità, il 7 febbraio si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell'opera.
Dopo alcune difficoltà sorte nell'estate 2009, il 6 marzo 2010 fu posata la prima pietra della struttura. Il sindaco Cianfanelli dichiarò che:
«Con il Policlinico dei Castelli ci sarà un'inversione di polarità a livello dell'intero Lazio. Prima per curare una qualsiasi patologia si doveva ricorrere alle strutture dentro le mura aureliane, tutti i dipartimenti e le chirurgie più importanti si trovano nelle strutture romane del San Giovanni, il San Filippo Neri e via dicendo. Per la prima volta ci sarà una polarità fuori dai confini romani. Tutte le emergenze delle isole, della provincia di Latina affluiranno all'ospedale dei Castelli. [...] Questa inversione di polarità ci permetterà di non essere più vassalli di Roma.»
Nel dicembre 2010 il collegio di vigilanza sull'opera, appoggiato dalla presidente della Regione Renata Polverini, intimò alla ASL di far riprendere i lavori, per evitare ulteriori danni all'erario; ed il 3 gennaio 2011 sono ripresi i lavori nel cantiere di Fontana di Papa. In particolare, sono state necessarie ricerche archeologiche preliminari e lo sminamento di alcune bombe della seconda guerra mondiale inesplose.
Nel dicembre 2010 il collegio di vigilanza sull'opera, appoggiato dalla presidente della Regione Renata Polverini, intimò alla ASL di far riprendere i lavori, per evitare ulteriori danni all'erario; ed il 3 gennaio 2011 sono ripresi i lavori nel cantiere di Fontana di Papa. In particolare, sono state necessarie ricerche archeologiche preliminari e lo sminamento di alcune bombe della seconda guerra mondiale inesplose: due ordigni, del peso di 125 chili ciascuno, sono stati trovati a metà giugno e fatti brillare il 18 giugno dopo il blocco della circolazione in via Nettunense e lo sfollamento di alcune decine di residenti, mentre altre due sono state rinvenute a fine luglio e fatte brillare il 2 agosto.
Ad Agosto 2018, a pochi mesi dell'apertura dell'Ospedale dei Castelli, la Asl Rm 6 revoca le due gare di appalto riguardanti gli arredi interni della nuova struttura optando così per il riutilizzo di materiale in uso nelle strutture di Albano e Genzano ormai prossime alla definitiva chiusura.
Il 25 novembre 2018, con la chiusura del reparto di dialisi, l'ospedale San Giuseppe di Albano cessa definitivamente le attività; il 29 novembre l'ospedale E. De Santis di Genzano viene chiuso definitivamente.
L'Ospedale Luigi Spolverini di Ariccia, contrariamente a quanto annunciato, resta operativo se pur con un sostanziale ridimensionamento delle attività.
Il 13 dicembre 2018 l'Ospedale dei Castelli effettua il primo ricovero; il 18 Dicembre 2018 l'ospedale viene inaugurato ufficialmente.  Il costo dell'opera è stato di 120 milioni di euro.
Dal 28 gennaio 2019 l'ospedale ospita il polo universitario della Saint Camillus International University of Health Sciences, a seguito dell'accordo di programma firmato con la Regione Lazio.
È dotato di 9 sale operatorie e 3 sale parto.
Ulteriori servizi sono previsti al raggiungimento della piena operatività della struttura entro il 2020.
L'ospedale riserva un'area dedicata al progetto "4 Zampe con te", istituito dalla regione Lazio, che consente l’accesso degli animali d’affezione in visita ai pazienti ricoverati in un’area apposita e con personale sanitario dedicato.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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