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TORINO Ospedale Britannico

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Le informazioni riportate provengono integralmente dal sito del quotidiano “La stampa” al link

https://www.lastampa.it/torino/appuntamenti/2018/08/18/news/l-ospedale-britannico-di-torino-storia-di-un-luogo-scomparso-1.34039291

A CURA DI ANDREA PARODI PUBBLICATO il 18 Agosto 2018

C’è una storia incredibile e inedita che lega Torino, la Grande Guerra, una facoltosa contessa, un mecenate diplomatico inglese e la Croce Rossa Britannica. Una storia scomparsa non solo dalla memoria ma anche dalle pochissime testimonianze d’archivio e che il nostro giornale ha scovato casualmente consultando l’immensa biblioteca fotografica del filantropo Sir Henry Wellcome.
Sono così emerse immagini che restituiscono, un secolo dopo, le fattezze di un efficiente ospedale militare che a Torino curava i soldati inglesi feriti durante la campagna del Sinai, che vide contrapposti inglesi contro turchi.
La storia non è conservata nè a Londra né a Torino nei rispettivi archivi della Croce Rossa e a fatica si è potuta ricostruire con documenti dell’Archivio Storico della Città di Torino, inediti agli stessi archivisti, e di quello  della «Stampa», disponibile online.
Oggi Pozzo Strada è un popoloso quartiere della semiperiferia torinese che dà il nome a una fermata della metropolitana. Cento anni fa, proprio mentre la Prima guerra mondiale flagellava l’Europa, era aperta campagna sulla strada per la Francia. Si riconoscevano due cascine, oggi non più esistenti, chiamate dai torinesi di un tempo «Marchèis gros» e «Marchèis cit». Quest’ultima (dal piemontese «cit», piccolo) sorgeva sul luogo dove negli anni ’70 verrà costruita l’attuale scuola elementare Fattori. Questo edificio, esattamente cento anni fa, fu la sede dell’ospedale.
Il «Marchèis cit» aveva un nome ufficiale, cascina «Dufour», esistente già dal Seicento e così chiamata dall’omonimo marchese proprietario. Alla fine dell’800 passa alla contessa Amalia Canonica Capello, benefattrice e nobildonna, autrice di libri di favole per bambini, che si trasferisce a Roma poco prima dello scoppio della guerra. Da Roma cede tutta la struttura in prestito a Sir Walter Becker, noto diplomatico amante dell’Italia. Sir Becker, legato a doppio filo alla Croce Rossa Britannica, con la complicità della contessa Capello, utilizzerà la cascina di Pozzo Strada per organizzare l’ospedale, diretto dal capitano medico dottor Haven. La struttura è descritta come efficiente, con camere operatorie, di degenza, suddivise in vari reparti. Nell’autunno del 1917 ospitava quasi cento feriti.
I soldati arrivavano dal fronte a Torino in treno. Giunti allo Scalo Vallino, in piazza Nizza, venivano caricati sui mezzi dell’Azienda Tramviaria Municipale appositamente modificati per essere portati nei nosocomi.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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