TRAPANI Ospedale civile S. Antonio Abate poi San Giovanni di Dio - Ospedali d'Italia

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TRAPANI Ospedale civile S. Antonio Abate poi San Giovanni di Dio

Ospedali Isole maggiori > Regione Sicilia > Provincia Trapani

La scheda deriva integralmente dal testo  “Ospedalità antica in Sicilia” del Prof. Mario Alberghina dell’Università di Catania che ben vent’anni fa ha svolto una ricerca su tutti gli Ospedali siciliani. Contattato non ha esitato, oltre a farmi dono del testo,  a darmi la completa disponibilità ad attingere al volume riportandone fedelmente i conte-nuti.
Voglio aggiungere che, fino ad ora, a parte la mia iniziativa di raccogliere la storia degli ospedali italiani, il volume del Prof. Alberghina è, insieme a quello di  Giuseppe Castelli Gli ospedali d'Italia del 1941, unico nel suo genere.



L'Ospedale S. Antonio Abate ebbe la sua origine al tempo dei famosi "passaggi" per la Terra Santa.
Nel 1129, la nobile famiglia Luna donò un magazzino sito nel quartiere San Pietro con lo scopo di accogliere i pellegrini poveri e malati sotto gli auspici di Sant’Antonio abate, protettore dei naviganti. L’hospitale divenne sempre più importante con il fiorire della città tant’è che, nel 1339, re Martino lo fece aggregare a quello di Santo Stefano di Vienne, in Francia. Nello stesso periodo (1303), una colonia di Catalani fondò un proprio ospedale, di breve durata, al quale fu dato il nome di Sant’Angelo, in prossimità della chiesa di S. Sofia.
L’Ospedale dei Pellegrini e dei Convalescenti “S. Antonio Abate” nel 1455 fu trasferito dal rione San Pietro, lontano dalla parte commerciale della città, nell’edificio sito nell’odierna piazza Lucatelli.
Nell'anno 1589 le cronache della città registrano che, per ordine del viceré Conte di Albadalista, tanto l'amministrazione che il governo dell'ospedale passarono ai frati di S. Giovanni di Dio, detti Benfratelli. Costoro però avendo assistito male gli ammalati, consumato mobili, dilapidate le rendite e trascurata la manutenzione del locale, dopo otto anni furono cacciati e furono costretti a fuggire di notte dalla città, avendo il popolo, geloso del buon andamento dell'ospedale, minacciato di farne giustizia sommaria se non se ne fossero andati.
L'ospedale ritornò quindi ad essere amministrato dai Rettori e gli ammalati assistiti dai Confrati della Compagnia di S. Antonio.
Nel '700 l'Ospedale (40 posti letto) fu sede di una Accademia di medicina, fondata e diretta dal semiologo Giuseppe Cottone.
Nell' '800 era considerato tra i nosocomi più famosi dell'isola.
Fu chiuso nel 1968 quando ebbero termine i lavori di costruzione del nuovo ospedale, alle pendici del Monte Erice.

 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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