Menu principale:
Nel sito del Centro Studi La Runa all'indirizzo
http://www.centrostudilaruna.it/un-
ho trovato un breve saggio, a firma di Stefano Arcella, dove si parla delLa Chiesa di S. Giovanni a Carbonara ; Nello stesso si parla dell'Ospedale della Pietatella che di seguito riporto
Nell’area dell’attuale Via Carbonara, Nel vecchio centro storico di Napoli si svolgevano nel tardo Medio Evo, al tempo degli Angioini, tenzoni cavalleresche molto cruente, di cui ci dà notizia il Petrarca, in una lettera datata 1° dicembre 1343, in relazione al suo viaggio a Napoli.
Per curare i feriti di questi tornei, fu edificato, sin dai primi decenni del Trecento, un piccolo ospedale, contiguo alla chiesa di S. Maria della Pietà (detta anche della “Pietatella”), che sorge ai piedi del complesso architettonico e cultuale di S. Giovanni a Carbonara.
Peraltro è poco noto che questo piccolo ospedale e l’annessa chiesa della Pietatella era gestito da una confraternita di laici ed era stato istituito per volere degli Angioini; esempio mirabile di quel fenomeno di avanguardia che fu la laicizzazione di alcune strutture ospedaliere nel regno di Napoli sin dal regno degli Angioini e senza ingerenza ecclesiastica, fatto peculiare non solo rispetto all’alto Medio Evo ma soprattutto rispetto all’Italia centrosettentrionale del Trecento, dove il controllo ecclesiastico sulle strutture ospedaliere continuava a perdurare e i tentativi di una sanità laica davano luogo a conflitti e ricorsi al Papa. Il Regno di Napoli si configurava così come un regno molto avanzato nel senso di una emancipazione dal tradizionale monopolio ecclesiastico delle strutture di sanità pubblica, che erano peraltro polifunzionali, perché comprendevano anche servizi di accoglienza, vitto e alloggio per i poveri e i pellegrini.