PORTO SAN GIORGIO Ospedale San Leone Magno e San Gaetano della Divina Provvidenza - Ospedali d'Italia

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PORTO SAN GIORGIO Ospedale San Leone Magno e San Gaetano della Divina Provvidenza

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Ringrazio i collaboratori della Biblioteca di Fermo che mi hanno fatto dono del testo "luoghi e forme dell'Assistenza Sanitaria , Ospedali, medici condotti e operatori sanitari a Fermo e nel Fermano dopo l'Unità di Italia" edito nel 2011 dall'Ordine dei Medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Fermo.
Ringrazio poi l'Ordine stesso che, ha condiviso con me i contenuti riportati.

Mi sono limitato nel sito a riportare gli aspetti storici degli ospedali citati ma, il volume, di quasi 200 pagine, è estremamente ricco di contenuti per cui ne suggerisco la consultazione. Come ultimo, considerato che sto eseguendo la ricerca su tutto il territorio nazionale, è il primo caso dove un Ordine Professionale commissiona una tale proposta editoriale. Ho avuto modo di constatare che il volume appartiene ad una fortunata serie editoriale promossa dall’Ordine dei Medici di Fermo finalizzata alla riscoperta della storia medico-sanitaria della provincia fermana e che è stata realizzata grazie alla cura scientifica dello Studio Firmano in cui è stata concessa ampia attenzione ai luoghi ed agli istituti di assistenza e cura. Rinnovo, pertanto, l’invito alla lettura del volume.

Nel 1827 si inaugura l'ospedale civile chiamato di San Leone Magno e di San Gaetano della Divina Provvidenza, in onore all'altare dell'omonima cappella annessa. L'opera fu realizzata grazie al concorso del Municipio e di lasciti privati. Esuberanzio Gentili e Giacomo Vecchi si impegnarono per raccogliere censi e fondi da destinare alla realizzazione dell'ospedale, rinunciando anche ad una parte del credito a loro favore. L'impegno a carico del Municipio era di scudi 75 all'anno che nel 1848 aumentò a scudi 130. Il patrimonio dell'ospedale si arricchì di altri lasciti. L'ospedale è ubicato presso l'ex Convento dei Minori Osservanti che, con decreto del Commissario straordinario generale per le Marche, in data 11 gennaio 1861 numero 815, veniva ceduto al Comune di Porto San Giorgio per opere di pubblica beneficenza. L'ospedale accoglie, ricovera e cura gratuitamente circa 10 infermi poveri del paese. La gestione amministrativa è in capo a un deputato del Municipio. Primo amministratore del patrimonio dell'ospedale fu Giacomo Vecchi. Dal 1864 l'amministrazione dell'ospedale passa alla locale Congregazione di Carità. Nella storia sanitaria del comune un momento cruciale fu l'epidemia di colera del 1854-55 diffusasi in città per via dei pellegrini che giungevano da Roma, per sfuggire al contagio nella capitale, e si dirigevano verso il santuario di Loreto. In quell'occasione l'ospedale viene riservato all'accoglienza dei colerosi, mentre la delegazione Apostolica mette in atto una serie di misure di igiene e controllo dell'epidemia come la rimozione del cimitero dal centro della città, la pulizia e disinfezione di strade e case.


Dalla biblioteca comunale di Porto San Giorgio ricevo anche un estratto del volume 1° sulla storia di Porto San Giorgio (pag 136), autore professor Franco Loira (già ex direttore della biblioteca civica Gino Pieri) stampato dalla società cooperativa Capodarco di Fermo nel 2012.

“ A Porto San Giorgio sin dal XVII secolo, esiste una spezieria che, sotto vigilanza ed ispezione del protomedico di Fermo, garantisce assistenza sanitaria e medicinali. Dopo l'Unità d'Italia il servizio, dal centro del paese, è trasferito in collina nel Convento dei Frati Minori Osservanti. Nella stessa area ospedaliera è presente anche il Lazzaretto per il ricovero e l'isolamento di persone affette da malattie contagiose. "


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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