SERMIDE Ospedale civile S. Antonio Abate - Ospedali d'Italia

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SERMIDE Ospedale civile S. Antonio Abate

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Le informazioni su questo Ospedale provengono da tre fonti:
Due volumi inseriti nella sezione locale della  biblioteca civica di Sermide, uno  di Giovanni Freddi intitolato “ Sermide 1998 – Quindici Secoli di Storia”, e l’altro di Ida Muzio intitolato “Sermide dal 2000 a.C. al 1946 d.C., Dal testo: gli archivi storici degli ospedali lombardi 1977 – Regione Lombardia

Non esiste una data certa della sua nascita.

Di questa istituzione è stato trovato nell' Archivio di Stato di Mantova un documento degli inizi del Settecento che colma la lacuna (ASMn, P. XXIV, n. 4). Si tratta di un ristretto, cioè di un sunto, probabilmente redatto dopo il passaggio del Ducato alla Corona d'Austria.
Certo esisteva già dal 1593, allorchè lo visitò Francesco Gonzaga, Vescovo di Mantova cui faceva capo l’amministrazione fino al 1796, anno in cui venne affidata ai delegati del governo.
Con l’annessione del territorio sermidese al Regno d’Italia nel 1866, il 1° gennaio 1868 a norma di legge si istituisce in Sermide, in vece del Luogo Pio, una Congregazione di Carità. Il nuovo Ospitale» fu messo in
una casetta di poche stanze posta alla periferia del paese e ben pochi erano i degenti che in esso potevano essere accolti.
Il 19 Novembre 1868, in occasione dell’inaugurazione, l’Ospedale assunse la denominazione di S. Antonio Abate.
Nella seconda metà del 1881 il cav. Remigio Castellani fece costruire nella parte destra del quartiere del Castello un ampio caseggiato dove vennero poi traslocati l'Ospitale e la Casa di Ricovero  - Anche l'Ospedale poteva aver così una sede che permetteva di accogliere un maggior numero di ammalati e di vecchi poveri. Il 26 luglio 1882 muore don Ermenegildo Corradini legando l'intero e ricco suo patrimonio a favore dell'Ospitale. L'intero suo patrimonio non è detto a quanto ammontasse, certo la cifra deve essere stata ingente se ha permesso all'Amministrazione Oapitaliera di estendere i suoi benefici a buon numero di ammalati e di costituire un fondo proprio. I lasciti e le ablazioni pro Ospedale si sono poi continuamente susseguiti. Agli inizi del 900 fu arricchito di una perfetta sala operatoria tutta in marmo e fornita di ogni più moderno ferro chirurgico. Dal soffitto pende un lucernario elettrico di tal forza e purezza di luce da permettere le operazioni più importanti anche di notte.

Non  ho trovato altre notizie fino agli anni 2000 dove risulta che, nel 2015  il già ex ospedale è in vendita. L’Asl proprietaria dal 1997, ha dato l’ok per la messa all’asta dell’edificio di 5 piani.

Naturalmente se chi legge ha notizie e/o contatti da suggerire non esiti da inviarne comunicazione alla email :


ospedaliditalia@gmail.com


Ogni concreto aiuto ricevuto verrà poi riportato nella scheda di presentazione




 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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