BRESCELLO Ospedale infermi - Ospedali d'Italia

Vai ai contenuti

Menu principale:

BRESCELLO Ospedale infermi

Ospedali Nord est > Regione Emilia Romagna > Provincia Reggio Emilia

In attesa di poter visionare i testo “L’Ospedale di Brescello nella storia Ospitaliera - Fernando Menozzi - Tipografie Riunite Donati - Parma -1968, riporto il decreto sovrano del 1771 per l’istituzione dell'ospedale.

DECRETO SOVRANO


Per dare S.A. Serenissima sempre maggiori prove delle sue paterne sollecitudini per il pubblico bene di codesta  terra di Brescello, si è degnata di ordinare, che si eriga nella medesima un Ospitale a beneficio dei poveri Infermi di detto Luogo, e però fattosi maturo esame sopra le circostanze del paese e sopra i mezzi più conducenti a sì plausibile oggetto, colla presente Ordinanza si dichiara e si determina quanto segue:
I)  Che lo stesso Ospitale debba erigersi  nella Casa e Chiesa vecchia, con piccolo orto della confraternita della Buona Morte sotto il titolo della Concezione, adattando le fabbriche ad uso e comodo dell'Ospitale per gli infermi, in conformità del disegno trasmesso dal Signor Governatore di Brescello, il quale farà intendere alla stessa Confraternita proprietaria, già trasferitasi nella chiesa dei Soppressi  Padri Conventuali, di dover rilasciare gratuitamente i medesimi fondi, in luogo di un annua prestazione a cui avrebbe dovuto obbligarsi.
II) Che per accomodare confacentemente le fabbriche, con la spesa di lire 12 mila di Reggio, secondo la perizia fatta, e per provvedere gli utensili e mobili necessari con l'altra di lire 6 mila, debbano debbono gli infrascritti Deputati valersi delle seguenti partite:
A) di un avanzo della Confraternita del consorzio lire 6000
B) risparmio che si farà, in dipendenza della erezione, delle rendite di detto Consorzio di lire 4000
C) ricavato dalla vendita di una casa del medesimo di lire 3000
D) avanzo della Congregazione del Crocefisso di lire 5000
per un totale di 18000.
III) che pel necessario mantenimento di detto ospitale col numero almeno di 8 letti per ora siano applicati al medesimo, come si applicano, e si assegnano i beni e le rendite tutte delle prefate Confraternite del Consorzio dei Vivi e dei Morti, della Congregazione del Crocifisso e della Compagnia del Rosario, le quali si dichiarano abolite e soppresse, come pure i redditi dei due legati Moschini e Turchetti nella somma a cui furono ridotti dal Supremo Consiglio di Giustizia, e che a tale effetto siano dati gli ordini opportuni per la consegna ed il rilascio di tutti i beni stabiliti, mobili, crediti, censi, denari, scritture e tutt'altro delle rispettive ragioni suddette ai Deputati dell'ospedale che dovranno farne un esatto inventario, ritenendo gli arredi e mobili che possono abbisognare, e vedendo i superflui, con rendere  distinto conto di tutto il Dipartimento della Giustizia.
IV) che i detti beni e rendite passino al nuovo ospitale con i soli oneri delle Messe e delle doti di due cittadelle, e la manutenzione dei due Altari esistenti nella chiesa parrocchiale, ai quali verrà fatta una conveniente somministrazione di cera per le Messe che ivi dovessero celebrarsi, giacché le altre non obbligate ai detti  Altari, si faranno adempiere nella Chiesa dell'ospedale, e fuori di queste spese dovranno cessare tutte le altre che si facevano in addietro per funzioni ecclesiastiche, provviste, stipendi ed altro, dovendo erogarsi il loro equivalente nel sovvenire un maggior numero di poveri infermi.
V) Che in quegli anni in cui gli ammalati fossero pochi, il sopravanzo delle rendite si impieghi in sollievo dei poveri della parrocchia di Brescello, con quelle sovvenzioni che il corpo dei Presidi dell'Ospitale stimerà più convenevoli, secondo le circostanze della famiglia, a riserva però di quella discreta scorta che possa occorrere per i casi contingibili ad esso Ospitale.
VI) che debbano eleggersi e stipendiarsi necessari serventi, e per tenere poi un dovuto metodo i conti dell'Ospetale rimane stabilmente Deputato, attese le commendevoli sue qualità, il dottor Giovanni Peschieri, e per custodire la Cassa i Presidenti eleggeranno quella persona che per probità e sicurezza giudicheranno più conveniente, con che presti idonea sigurtà.
VII) che per l'assistenza occorrevole nella fabbrica e nelle provviste, come altresì pel  successivo Governo e Direzione dello Ospitale medesimo si formi una Congregazione di Presidenti composta da 5 soggetti, cioè il Priore pro tempore della Comunità particolare di Brescello e di altri quattro da nominarsi, dal Generale Corpo del Pubblico, due dei quali saranno Presidenti speciali di reggenza per le ordinarie e quotidiane disposizioni, con quel turno che troveranno più comodo e confacente, dovendo poi tutto il loro Corpo unirsi per gli affari ed emergenze di maggiore importanza, come altresì per la resa dei conti, da farsi ogni anno sul principio di gennaio, e da trasmettersi poscia al Dipartimento della Giurisdizione, dal quale dovranno inoltre implorare la superiore approvazione, non meno per le spese straordinarie di qualche entità, quant’ancora per l'elezione che verrà fatta di  mano in mano, de’ rispettivi Presidenti e Cassiere. Con questo piano, che fornisce al detto nuovo Ospitale una annua rendita di circa lire 12 mila di Reggio, resterà provveduto adeguatamente al bisogno della terra medesima di Brescello, ordinando perciò S.A. Serenissima il puntuale adempimento di queste sue Clementissime Intenzioni, e derogando colla pienezza della Ducale Sua Sovranità a tutto che hostar possa in contrario.

Modena 21 giugno 1771
Felice Antonio Abbate Bianchi
Giuseppe Vitali Cancelliere Ducale



Testo: MENOZZI FERNANDO - L'ospedale di Brescello nella storia ospitaliera. Parma, Donati, 1968, in 8, 202 pp, numerose illustrazioni n.testo, alcune tav.f.testo ripiegate, cop.illustrata.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
Torna ai contenuti | Torna al menu