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FOGGIA Capitanata

Ospedali Sud > Regione Puglia > Foggia e provincia


Il contenuto della scheda è tratto integralmente dallo Statuto Organico e Regolamento dell’ospedale Provinciale di Capitanata per le povere donne sotto il titolo di Santi Caterina e Francesco da Paola esistente in Foggia del 1868 e dallo Statuto Organico dell’Ospedale Vittorio Emanuele II del 1908.  I documenti sono reperibili al sito www.internetculturale.it

L'Ospedale fondato in questo comune da epoca remotissima, e ripristinato a 15 otto-bre 1856……ha per fine di accogliere le donne povere inferme della Provincia di Capitanata….. Lo Stabilimento  avrà, oltre al Segretario, due Suore della Carità, con le incombenze di Economia ad una di esse, e di Guardarobiera e dispensiera all'altra, e ciò indipendentemente da altri obblighi che le stesse dovranno disimpegnare, un Medico ordinario, un Medico Chirurgo ordinario, tre Medici Chirurgi aspiranti, un Flebotomista, una Levatrice, un Cappellano, una In-fermiera, e due Serve. Gli stipendi degli Impiegati saranno corrisposti in danaro. Sarà accordato l'alloggio nello Stabilimento alle Suore, all'Infermiera ed alle Serve.
Art 28-47 Il Medico ordinario ha l'obbligo di visitare le inferme due volte al giorno, oltre i casi straordinari, osservando l'orario stabilito senza mancarvi alcuna volta……E’ in-caricato della polizia medica nell'interno dell'ospedale, eseguirà tutti i giorni una visita nella sala della chirurgia e medicina per osservare; 1° come sono tenute le inferme; 2° se sonosi eseguite le prescrizioni dietetiche, terapeutiche ed igieniche; 3° se i ricettari sono in regola e se quotidianamente vi si descrive sulla tabella appesa ai letti la cura di ciascuna ammalata; 4° se le dette tabelle corrispondono esattamente ai ricettari; 5° e se infine sonosi perfettamente eseguiti i regolamenti pel servizio sanitario, che sono o saranno approvati dalla Commissione.
Si uniformerà ai regolamenti in vigore nelle prescrizioni delle medicine, preferendo sempre quelle indigene dalle esotiche……. allontanando le oleose ed i sciroppi, tranne qualche caso in cui il bisogno lo esige. Sorveglierà sulla qualità degli alimenti, che si somministrano alle inferme. Dovrà una vol-ta al mese, e nel giorno stabilito dalla Commissione eseguire in concorso coi rispettivi sanitari una visita in generale nelle infermerie, facendo rapporto scritto alla Commissione …… Manifestandosi nell'ospedale malattie epidemiche, contagiose o sospette, darà subito le necessarie disposizioni, rendendone in pari tempo avvertita in iscritto la Commissione. Sorveglierà tutti i sanitari impiegati ed inservienti addetti alla cura ed assistenza delle inferme …….Deve assistere alle autopsie ad ogni richiesta della Commissione. Prescriverà presso il letto la vittitazione delle inferme sulla mappa dietetica, e le medicine sul ricettario a guisa di registro portante il titolo della corsia ed il numero del letto a fronte di ciascuna pre-scrizione. Le mappe saranno redatte da una Suora e cifrate ogni mattina dal medico e dalla medesima…….Eseguirà la visita accompagnata da una suora e dal flebotomo; stabilirà con la maggiore attenzione la diagnosi della malattia, trascrivendola a caratteri chiari ed intelligibili sulla etichetta a capo di ciascun letto. Quando un'ammalata parte dall'ospedale o vi soccombe, il medico segnerà l'esito che ha avuto la malattia…….. Occorrendo il caso che una inferma debba essere trasportata da una sala medica a quella chirurgica o viceversa, si farà parimenti annotazione sulla etichetta, indicandosi il motivo del trasporto. Lo zelo e la premura del medico ordinario nel disimpegnare esattamente la sua attribuzione, la carità, i modi umani e pazienti verso le inferme, segnatamente la severa attenzione e disamina nell'istituire la diagnosi delle malattie e condurne la cura formeranno le basi di predistinzione di merito, di cui la Commissione terrà conto particolare pei dovuti riguardi.
Art 48 Il medico chirurgo dovrà disimpegnare gli stessi obblighi del medico ordinario, prestando l'opera sua nelle sale mediche, se richiesto dal medico ordinario o dalla Commissione, come pure il medico ordinario, ed i medici aspiranti non dovranno rifiutarsi all'invito del chirurgo ordinario di visitare quelle inferme di malattie miste medico-chirurgiche esistenti nelle sale chi-rurgiche, e di comune accordo decideranno pel maggiore vantaggio dell'ammalata, ove però succederà disparità sarà invitato qualcuno degli aspiranti.
Art 55-57 Il flebotomo dovrà trovarsi nello stabilimento all'ora prescritta per le visite dei sanitari. Il medesimo accompagnerà i sanitari al letto di ciascuna ammalata, a non intraprenderà veruna operazione avanti che sia terminata la visita, salvo uno speciale incarico del curante dal quale sarà onninamente dipendente per ciò che concerne il suo servizio.   Eseguirà accompagnato da una suora tutte le operazioni di flebotomia, cavar sangue, applicar mignatte, ventose e vescicanti, e per questi ultimi lascerà l'obbligo della medicatura alle suore.  Occor-rendo l'opera sua all'infuori delle visite generali, deve alla semplice richiesta dei professori, con la massima sollecitudine prestarvisi in qualunque tempo, sia di giorno che di notte.
Art 60-1 La levatrice si presterà ad ogni richiesta ed a qualunque ora, visitando le partorienti ed assistendole nei momenti del bisogno con carità e zelo.  Dovrà prestarsi la levatrice medesima a portare alla Chiesa Parrocchiale i neonati per ricevervi il battesimo.
Art 62-67 Tutt'i sanitari indistintamente hanno diritto ad un mese di vacanza in ciascun anno.  La scelta del mese di vacanza nell'anno, vien fatta dai sanitari per diritto di anzianità di servizio, ed è regolata dalla Commissione e da questa approvata. Tali vacanze dovranno necessariamente regolarsi in modo, che un solo per volta possa trovarsi assente.
Art 74-84 Al servizio delle Infermerie sono applicate: 1 Due Suore della Carità; 2 Un assistente o infermiera; 3 Un portantinaro. Le Suore, oltre di avere una di esse lo incarico di economa, e l'altra di guardarobiera e dispensiera, baderanno pure a far tenere l'Ospedale nella massima nettezza e decenza, e saranno responsabili di qualunque inconveniente avvenisse per loro colpa. Assisteranno alla visita dei Professori e scriveranno sulla mappa e sul ricettario gli ordinativi. Sarà loro incombenza di far applicare all'assistente le coppe, le mignatte e quant'altro rientra nella bassa chirurgia, e ciò in assenza del flebotomo. Somministreranno scrupolosamente alle inferme le medicine prescritte, e conserveranno la doppia chiave della cassetta, ove verranno condizionate dal farmacista.  Saranno responsabili degl'inconvenienti che potranno avvenire nella somministrazione delle medicine eroiche e di energica azione, quando prov-vengono da trascuratezza e negligenza. Saranno attente a far cambiare le biancherie e tutt'altro, non solo nei casi stabiliti, ma ancora semprecchè il bisogno lo esiga. Faranno praticare dall'assistente e serva i bagni, semicupi e quant'altro occorre alle inferme con la massima attenzione e nel modo prescritto dai Professori.  Baderanno a non far commettere frodi a danno delle inferme e quest'ultime non facciano mercimonio dei cibi. Assisteranno alla ricezione delle ammalate, e cureranno di far depositare presso il guardaroba i fardelli appartenenti alle inferme, dopo che saranno registrati dall'economa.  Si metteranno di accordo con l'assistente, acciò per turno facciano la guardia anche la notte a qualche inferma che solo non potrà rimanersi per la sua grave infermità.
Art 108-122   Disposizioni per le inferme e per le defunte. Si riceveranno nell'ospedale le ammalate povere della intera Provincia di Capitanata, le quali debbono essere riconosciute affette da malattie curabili.  Non dovranno giammai riceversi inferme affette da leggiera e breve indisposizione, Si ammetteranno le ferite, le fratturate o piagate, purché le piaghe siano curabili. Per l'istessa ragione non potranno accogliersi nello spedale le paralitiche ed accidentate che non possono più ammettere rimedi. Le inferme che provvengano dalla Provincia debbono presentare un ufficio del Presidente la Congregazione di carità dei comuni cui appartengono, che contesti l'assoluta loro indigenza, ed un certificato medico, indicante la malattia che soffrono. Le Foggiane possono presentarsi con certificato del sindaco.  Nei casi urgenti e gravi le inferme saranno ricevute senza formalità alcuna, salvo a comprovare in seguito il loro stato di povertà.  Le ammalate osserveranno con esattezza le prescrizioni dei medici e dei chirurgi, e si dovranno sottoporre alle operazioni giudicate necessarie ed utili per la guarigione, altrimenti saranno licenziate.  Dovranno le inferme rispettare tutti gl'impiegati del luogo, aver i debiti riguardi alle Suore, osserveranno il silenzio, usando tutta la decenza nel tempo che dimoreranno nello stabilimento.
Art 123-127 Il locale ad uso di guardaroba dev'essere corredato delle corrispondenti scansie e stipi per la buona tenuta e custodia della biancheria, e di altri oggetti.  I letti delle inferme saranno enumerati con ordine progressivo impresso su di un pezzo di latta situato alla testiera, sotto il quale vi sarà la così detta etichetta di legno con cartellino indicante la diagnosi della malattia ed altro. Ogni letto avrà la seguente dotazione: Due scanni di ferro; Tre tavole di pioppo tinte ad olio per evitare gl'insetti; Un paglione di canavaccio con buona paglia, la quale sarà rinnovata in ogni due mesi, oltre ai casi straordinari: Un materasso con chili 15 di lana e fodere di tela forte; Sei lenzuola di tela di canape crudo, a ferse due e mezzo, della lunghezza di palmi dieci; una coltre di cotone rigato di color bleau per uso delle inferme; Una piccola coltre a spina bianca con bordo;  Due cuscini di tela forte con un chilo, e grammi 200 di lana per ciascuno; Tre cusciniere di tela di canape bianco;Tre tovaglioli; Una posata di ferro placcato; una camella di latta coll'emblema dell'Ospedale; Due così detti morufli anche di argilla per le medicine; Una giarra di Faenza per l'acqua; Una menzoletta di legno per adattarsi sul letto della inferma all'ora del pranzo; Una colonnetta di legno dipinta ad olio ogni due letti.
Ogni corsia avrà: Una piccola profumiera di rame per praticare i suffumiggi. Un fanale di cristallo a palla; Una cassetta di legno a doppia chiave per le medicine, che possa contenere al di dentro un numero di caselle per riporvi i muruffi, i solidi ed il ricettario; Una stufa. Oltre agl'indicati oggetti di dotazione ordinaria, si avrà l'ospedale un piccolo deposito di scanni di ferro, di tavole da letto, piccole coltri, coltri di lana, cuscini, camici, paglioni, materassi, pelli, zuppiere, scodelle, sputacchiere, storte di vetro, bicchieri di cristallo, una  bagnarola di rame o di latta ed un semicupio simile, due cosi detti stivaletti, delle operazioni cerusiche, filacce, fasce, ed altro occorrente per l'oggetto. Si terrà pure in deposito uno o due letti bucati completi...



Art 128-138 Nel mattino appena fatto giorno si aprirà il portone e le finestre in tutte le corsie del Pio Luogo per dar luogo alla ventilazione, ove la giornata fosse rigida o ventosa le Suore faranno aprire le sole imposte o parte delle vetrate sino a tanto che l'aria riscaldi. Nell'istesso tempo si accenderà il fuoco nelle profumerie, si faranno i suffumiggi, facendosi eziandio per la prima volta una esatta pulizia noi letti delle inferme, nelle corsie ed in tutt'i siti dell'Ospedale e cetto nei vasi immondi, la quale debb'essere fatta diligentemente dalla serva un'ora prima di giorno per allontanare il puzzo nelle ore dei movimenti.
Dal 1 ottobre al 31 marzo la visita dei Professori si farà, la mattina alle 8 a. m., ed il giorno alle 3 p. m. Dal 4 aprile al 30 settembre si farà alle 7 a. m., ed alle 5 p. m.  L'arrivo dei Professori sarà indicato al segno di campanella che darà la serva o l'assistente, distinguendo quello del medico da quello del chirurgo. A questo avviso le Suore si uniranno ai Professori, per assistere alla visita, e per redigere la mappa ed il ricettario. La serva starà in corsia presso i Professori per essere pronta ad ogni ordine. Terminata appena la visita, suonerà il campanello per indicare la ricezione delle inferme.  Alle 11 a. m. si suonerà la tavola. A questo segno la dispensiera si recherà in cucina ordinando all'assistente ed alla serva di prendere le marmitte con le rispettive vivande per farle ripartire nelle corsie alle inferme a norma della mappa. Alle 12 si chiuderà il portone per riaprirlo alle ore due p.m. nei mesi di ottobre a tutto a marzo, e nei mesi di aprile a tutto settembre alle ore 5 p. m., ed in pari tempo si darà l'avviso col campanello per la seconda visita dei Professori, nella quale v'interverrà pure il cappellano per vedere se dovessero apprestarsi i Santi Sagramenti.  Dal 1 aprile al 30 set-tembre si suonerà il silenzio alle ore 2 p. m. e contemporaneamente si stabilirà a chi spetta la guardia di notte.

Dallo Statuto Organico del 1908 apprendiamo che l’Ospedale ha cambiato nome in Vittorio Emanuele II,  probabilmente in occasione del suo trasferimento se all’articolo 2 si cita…..Sede dell'Ospedale sarà l'antico convento di S. Agostino di proprietà dell'Amministrazione provinciale.
Art 3 Saranno accolte e curate gratuitamente nell'Ospedale le donne povere inferme, della Provincia di Foggia ed in essa domiciliate e residenti: e quando vi siano letti disponibili, anche quelle di Province diverse, salvo, per esse, il rimborso da chi di ragione delle spese sostenute. Non potranno accogliersi per la cura nell' Ospedale le inferme di malattie croniche, eccetto nei casi di assoluto abbandono, e quando la malattia attraversasse una fase di riacutizzazione, limitatamente alla durata di questa. L'ammissione delle inferme di tubercolosi polmonare non potrà seguire che in locali separati, ed in locali separati dovranno pure accogliersi le inferme di malattie infettive a carattere contagioso e diffusivo e limitatamente alla capacità dei locali stessi secondo le norme igieniche. In locale separato saranno accolte anche le donne che richiedono assistenza ostetrica e vi sarà un reparto speciale per bambini esposti lattanti prima che sia provveduto al baliatico mercenario.
Art 4 Oltre le inferme povere potranno essere accolte e curate nell' Ospedale anche altre donne di qualsiasi luogo di origine, mercè pagamento, con la retta che sarà de-terminata dal Regolamento. All'uopo sono istituite apposite sale.
Art 6 Le inferme povere da potersi accogliere e mantenere nell'Ospedale non potranno eccedere il numero di quaranta al giorno, quelle a pagamento saranno accolte sempre che vi siano posti nelle sale destinate alla bisogna.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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