RIETI Ospedale Psichiatrico - Ospedali d'Italia

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RIETI Ospedale Psichiatrico

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Questa scheda proviene dal sito "carte da legare " http://www.cartedalegare.san.beniculturali.it/ ; è un progetto della Direzione generale archivi del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo nato per proporre una visione organica di tutela del patrimonio archivistico di queste istituzioni. Partito nel 1999 con un primo programma di finanziamento per i complessi archivistici degli ospedali Santa Maria della Pietà di Roma e Leonardo Bianchi di Napoli. Il portale mette a disposizione della comunità i risultati . Essi possono essere utilizzati per scopi di studio e ricerca da parte degli addetti ai lavori e per la semplice conoscenza del fenomeno manicomiale da parte di un pubblico più vasto.
Sono liberamente consultabili i dati del censimento degli archivi, alcuni strumenti di ricerca e le statistiche dei dati socio-sanitari ricavati dalle cartelle cliniche. La consultazione dei dati specifici delle singole cartelle cliniche avviene, invece, dietro autorizzazione, nel rispetto della normativa sulla privacy.
Carte da legare costituisce anche un percorso tematico specifico del SIUSA (Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche).

http://www.cartedalegare.san.beniculturali.it/index.php?id=168&navId=0


Il manicomio di Rieti si sviluppò progressivamente come succursale del manicomio di Santa Margherita di Perugia. Fino al 1927, infatti, il territorio reatino faceva parte della Provincia di Perugia e fu solo in quella data che, con la riorganizzazione del territorio laziale, Rieti ed i comuni vennero staccati dall'Umbria a formare una provincia del Lazio.
Nel 1875 erano stati istituiti reparti per dementi tranquilli annessi ai ricoveri di mendicità di Foligno e Rieti, per gli uomini, e Spoleto, per le donne, dove potevano essere ricoverate complessivamente circa trecento unità.
Nel 1901 il manicomio di Santa Margherita fu venduto dalla Congregazione di carità di Perugia alla Provincia di Perugia, divenendo così ospedale psichiatrico provinciale.
Intorno al 1909 vennero costruiti nuovi padiglioni, destinati a sedi delle sezioni distaccate di Foligno e di Rieti.
Nel 1923 con il distacco del Circondario di Rieti dall'Umbria, la sezione di Rieti cessò di far parte del manicomio di Perugia, divenendo succursale del Manicomio provinciale Santa Maria della Pietà di Roma. Il manicomio romano soffriva, infatti, di un progressivo ed inarrestabile aumento della popolazione manicomiale, tanto da dover prevedere la delocalizzazione dei ricoverati in strutture convenzionate pubbliche e private. Il Manicomio disponeva inoltre, dal 1899, di una sede succursale a Ceccano che, nonostante dal 1927 si trovasse nel territorio della Provincia di Frosinone, rimase fino al 1978 della Provincia di Roma.
Con l'assorbimento del territorio del Circondario di Rieti nella Provincia di Roma, la proprietà della succursale reatina venne assunta dalla Provincia di Roma.
Nel 1927, con la riorganizzazione dell'omnicomprensiva Provincia di Roma e la creazione delle province di Viterbo, Rieti, e Frosinone (r.d. 1/1927), l'ospedale trovò la sua definitiva sistemazione come Manicomio provinciale di Rieti.
La gestione diretta da parte della Provincia dei servizi psichiatrici, e quindi anche dell'Ospedale psichiatrico, cessò, a seguito della riforma sanitaria del 1978, il 1° giugno 1980, data dalla quale le relative funzioni furono trasferite alla Unità sanitaria locale.

Altra fonte:  Giuseppe Castelli, Gli ospedali d'Italia, Milano : Medici Domus, 1941  pag 123


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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