GENOVA SESTRI PONENTE Ospedale Antero Micone - Ospedali d'Italia

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GENOVA SESTRI PONENTE Ospedale Antero Micone

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Nel 1382 ha avuto origine l’opera Pia di questo ospedale istituita da Oberto Nattino come da suo testamento dell’11 luglio per fornire e prestare almeno tre giorni di alloggio a tutti i poveri pellegrini che lo chiederanno, come pure la bussola per i poveri infermi da curarsi e da trasportarsi a Genova, e per ffarne altre opere di carità in sollievo dei bisogni suddetti.
Disponeva di venti letti. Ad amministratori erano preferiti i discendenti della famiglia Nattino, i quali avevano il diritto di chiamarre a collaborare le personalità più in vista del luogo.
Essi dovevano occuparsi dell'assistenza dei malati curandoli a domicilio e facendoli ricoverare. Nei ca-si gravi si provvedeva al trasporto degli ammalati all'Ospedale di Pammatone in Genova, e a ciò erano adibiti otto facchini i quali con una lettiga a spalle facevano a tappe il percorso. Non solo all'assistenza degli ammalati l'Opera Pia provvedeva, ma anche nel campo della beneficenza si rese benemerita e precisamente nei terribili periodi di crisi. A finanziare quest'i-stituzione concorreva pure la Compagnia dei Capitani e Marinai detta di San Erasmo, i quali al ritorno da ogni viaggio versavano una piccola oblazione per l'Ospedale, oltre a quella per la loro Compagnia, poichè sapevano che nelle ore travagliate della vita potevano contare sull'assistenza del benefico Ente.
Nel 1807 l'Amministrazione di tutte le Opere Pie locali passò sotto la Commissione Comunale di Bene-ficenza, la quale decise di mettere in vendita tutti i beni stabili delle diverse Istituzioni, per convertire in titoli il capitale, e continuare con la rendita a sussidiare i diversi bisognosi.
Con questa innovazione venne certamente ridotta la efficienza di quest'Opera Pia, ciò che non tardò a impensierire le diverse Amministrazioni cittadine fino a quando si provvide a impiantare la Casa di Soccorso che in parte coprì, per diverso tempo, le deficienze della mancanza di un vero e proprio Ospedale.
Il 15 settembre 1903 il R. Commissario straordinario dava in consegna agli Amministratori dell'O. P. Ospedale lo stabile, già di proprietà Sciallero Carbone, per impiantarvi definitivamente il nuovo Noso-comio, e dar così nuovamente vita a quell'Istituzione che per tanti secoli si era prestata in favore dell'umanità sofferente.
E’ del 1927 la costruzione di un nuovo braccio al vecchio fabbricato.
Nel Giugno del 1939 con Decreto Reale l'Amministrazione dell'Ospedale veniva resa autonoma.
Dalla nuova Amministrazione venne fatto un nuovo progetto di sistemazione interna completa, in modo di dotare l'Ospedale di ogni comodità sia dal lato sanitario che igienico e per metterlo nella condizione di perfetta funzionalità.
L'Ospedale è stato classificato di 3a categoria ed ha portato il numero di letti da 100 circa a oltre 200 compreso il Reparto cronici.

Fonte:   Giuseppe Castelli, Gli ospedali d'Italia, Milano : Medici Domus, 1941



 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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