BRESSANONE Ospizio Santo Spirito - Ospedali d'Italia

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BRESSANONE Ospizio Santo Spirito

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Dal testo inviatomi dall'Amministrazione  “100 anni Ospedale Bressanone 1914-2014  " da cui ho estrapolato quanto ritenuto utile per questa ricerca.


Nell’anno 1348 una confraternita brissinese eresse l’ospizio cittadino Santo Spirito, che più tardi prese il nome di Hartmannsheim.
Caso si era scelta, a causa del pericolo di contagio, una posizione fuori dalle mura e vicino ad un corso d’acqua, che confluiva nel fossato attorno alla città. Nell’ospizio cittadino di Santo Spirito gli ammalati ricevevano vitto ed alloggio e un minimo di cure da parte del personale i servizio, che in caso di necessità richiedeva l’intervento del cerusico o chirurgo con formazione artigianale.
Soltanto con l’imperatrice Maria Teresa, verso la fine del XVIII secolo, i medici vennero obbligati ad occuparsi degli ammalati negli ospedali cittadini. Si arrivò ad un ulteriore miglioramento nel XIX secolo con l’introduzione di personale con preparazione specifica per la cura dei malati. Grazie ad offerte di benefattori e all’impegno economico del Comune nel 1842 si riuscì a portare a Bressanone le Suore di Carità che si occuparono della cura dei malati nell’ospedale cittadino.
Grazie alla professionalità di queste sei suore iniziò nell’ospedale Santo Spirito una vera cura dei malati. Con Decreto ministeriale del 4 dicembre 1856 i governi provinciali vennero autorizzati a trasformare i vecchi ospizi cittadini in ospedali pubblici: in Tirolo questo avvenne nel marzo del 1857. Gli ospedali pubblici erano obbligati ad accogliere indistintamente malati locali o stranieri. Di conseguenza crollarono le donazioni che avevano sostenuto fino ad allora l’ospedale cittadino. Nella seconda metà del XIX secolo l’ospedale Santo Spirito stava andando rapidamente in rovina. I grandi progressi della medicina in questo periodo, con le nuove possibilità diagnostiche e terapeutiche, non sfiorarono l’ospedale di Bressanone. Verso la fine del secolo l’ospedale cittadino non era neppure dotato di una sala operatoria. I piccoli interventi chirurgici venivano effettuati nelle sale comuni in presenza degli altri pazienti; gli interventi più impegnativi non erano possibili e i pazienti dovevano essere trasferiti a Bolzano o ad Innsbruck, possibilità offerta dal 1867 dalla nuova linea ferroviaria del Brennero.
L’ospizio Santo Spirito funzionò quasi 600 anni come ospedale cittadino e ospita attualmente alloggi per anziani. Si tratta quindi di una delle istituzioni sociali più antiche di tutto il mondo di lingua tedesca.
Il 20 giugno 1901  il prefetto circondariale Wilhelm Arbesser von Rastburg criticava l’intollerabile situazione sanitaria nell’ospedale cittadino, che con 63 letti era decisamente sovraffollato.
La richiesta di un nuovo ospedale venne presa seriamente in considerazione soltanto quando nel 1903 Otto von Guggenberg venne eletto sindaco;  insediò un comitato ospedaliero che decise nel 1906 la costruzione di un nuovo edificio e fece realizzare dall’ingegnere Alois Bernard, capo dell’ufficio tecnico del comune, uno studio di fattibilità con preventivo di spesa.

 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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