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RHO Ospedale di Circolo

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I contenuti provengono da :  L’Italia d’oggi – Città di Rho – Numero unico 15/5/1932  pagg. 6-7

L'Ospedale di circolo di Rho, sorse in seguito alla risoluzione della pratica, iniziatasi sino dall'anno 1903, per il decentramento dell'assistenza ospitaliera nei Comuni dell'ex Ducato di Milano, che era effettuala a mezzo di quell'Ospedale Maggiore.
Necessitava dunque far sorgere nei Comuni dell'ex Ducato altri ospedali che potessero, salvo i casi di cure specialissime, sostituirsi all'Ospedale Maggiore.
Intervenne il potente Istituto finanziario, gloria del risparmio, dell'attività e della beneficenza lombarda: la Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, con la sua munifica donazione di originari 25 milioni che, con gli anni, si accrebbero anche degli interessi. Intervenne pure il Comune di Milano con circa 20 milioni.
Venne concretata la istituzione nella Lombardia degli Ospedali di Circolo, sia con l'ampliamento di quelli già esistenti.
Il capitolo assegnato al Circolo di Rho fu di L. 1.841.000. Rho ebbe i primi cespiti dalla beneficenza locale nei legati Benedetto Banfi, Giulio Tavecchia, Giuseppe Citterio, Paolo Goglio, Virginia Bullani.
A questi si aggiunsero notevolissime cospicue elargizioni da parte di industriali, commercianti e professionisti. Anche le altre classi sociali contribuirono, sia pure in misure diverse e minori, auspice la locale Associazione Combattenti.
Notevole pure il contributo speciale del Comune di Rho, che si assunse in proprio l'impegno di completare la grandiosa 0pera.
L'Amministrazione Comunale, infatti, anche a mezzo di apposita Commissione, provvide subito alle prime pratiche; acquistò il terreno, a bandì il concorso per il progetto.
All'ospedale si volle dare anche un altro significato di memore riconoscenza, dedicandolo ai Caduti per la Patria.
Così l'Ospedale di Circolo di Rho è monumento ai Caduti per la Patria e l'opera benefica ne ricorda ai posteri il sacrificio.
Alla presenza di autorità civili ed ecclesiastiche, di varie rappresentanze e della cittadinanza, il giorno 7 ottobre 1923 venne posta la prima pietra.
In seguito, fra difficoltà non lievi data l'importanza dell'opera, o con qualche inevitabile sosta, il fabbricato fu condotto a termine. La sua inaugurazione ebbe luogo il 28 ottobre 1929 e venne eretto in Ente Morale con R. Decreto 13 giugno, 1929 n. 1280.
L'Ospedale di Circolo di Rho, Monumento ai Caduti per la patria, ha una capacità di 70 letti.
L’articolo segue con il descrivere la disposizione dei vari reparti e servizi oltre ad evidenziare la messa in opera di nuove tecnologie e innovazioni di cui ne riporto alcune.
Interessante la presenza di un moderno montalettighe elettrico; al piano semi-sotterraneo come a quello rialzato è possibile l'accesso direttamente dall'esterno mediante apertura la cui ubicazione è stata consigliata dalla destinazione speciale dei vari servizi.
impianto di riscaldamento e termosifone; impianto di lavanderia a bassa pressione comprendente una lavatrice, due idroestrattori, una vasca di ammollamento, una lavatrice, un essicatoio, impianto di disinfezione vapore, impianto frigoriferi automatico per una cella, anticella e per le produzioni di Kg. 100 di ghiaccio giornaliero; impianto di cucina per 120 presenze. Annessa alla lavanderia trovansi, inoltre i locali di guardaroba e di stireria.
Nel piano centrale e rispettivamente distinti nei due piani trovano sede i reparti operatori settici ed asettici, comprendenti ognuno un locale di sterilizzazione, uno per l'armamentario, uno per la preparazione chirurgica oltre alla sala operatoria propriamente detta e nella formazione dei quali reparti sono stati scrupolosamente rispettate tutte le norme di ordine igienico e costruttive dettate dalle ri-gorose esigenze di tale materia.
L'impianto di riscaldamento, modernissimo sotto ogni aspetto, è studiato in modo da tener presenti le esigenze di temperatura diverse per i vari reparti, con la possibilità, inoltre, del riscaldamento delle sale operatorie anche nel periodo estivo con sorgente appropriata di calore.
Particolare cura ed attenzione è stata messa nello studio degli impianti segnalazione elettrica raggiungendo così lo scopo di abolire tutte le chiamate foniche particolarmente incompatibili con i carat-teri di un moderno ospedale, mentre con l'adozione di accensioni di lampade di vario colore è consen-tito l'esercizio di assidua
vigilanza da parte dei dirigenti sul personale di servizio.
Un impianto di illuminazione attenuata per la notte, uno completamente indipendente, costituente la riserva ed assicurando, pertanto, in casi di interruzione di energia, la continuità della illuminazione e delle segnalazioni per un sufficiente periodo, indispensabile specialmente per i reparti operatori nonché un moderno impianto di telefonia interna automatica ed indipendente, con 22 apparecchi ubicati a secondo dei vari servizi.
Il giorno 17 aprile 1930 il Podestà fece la formale consegna dell'Istituto al Primo Consiglio di Amministrazione.
In seno all'Ospedale è stato anche istituito il Centro Sanitario Fascista, che ha, in particolar modo, lo scopo lodevolissimo di prestare l'assistenza ospitaliera al ceto medio. Da esso poi si diramano altre benemerite organizzazioni che integrano e completano questa grande opera di scienza e di solidarietà umana.

Nella locale biblioteca esiste poi ulteriore materiale documentale più recente.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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