MANCIANO Ospedale civile Aldi Mai - Ospedali d'Italia

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MANCIANO Ospedale civile Aldi Mai

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Dalla Biblioteca del  Comune di Manciano ricevo il link del Blog “Cura e Comunità” che ospita, oltre ad una ricca documentazione sulla storia della medicina, una ricerca fatta da alcuni ragazzi all'interno  di un progetto di servizio civile della Asl Sud Est Grosseto; la biblioteca ha fornito loro alcuni titoli di libri riguardanti l'argomento.


https://curaecomunita.it/2020/01/19/gino-aldi-mai-il-filantropo-mancianese-e-il-suo-lascito-alla-comunita/


A Manciano  la storia dell’assistenza ospedaliera ha origini molto antiche; già dal 1572 è segnalata la presenza di uno “Spedale”, ossia un ospizio con la funzione di assicurare cure ai malati poveri e alloggiare i pellegrini. Nel corso del XIX secolo, come conseguenza delle varie prese di coscienza della popolazione sulla propria realtà, riscontrata in tutta la Maremma, sorsero enti e associazioni di carat-tere assistenziale e ricreativo, come la “Società Operaia di Mutuo Soccorso e la Compagnia del Santis-simo Sacramento e Misericordia”.
La genesi del nuovo Ospedale fu lunga e complessa. Il Comune ed altre istituzioni del tempo, riconoscevano l’esigenza di doversi dotare a proprio carico di un’apposita struttura ospedaliera al passo con i tempi, malgrado la mancanza di fondi.

In risposta a ciò, la realizzazione della nuova struttura sanitaria, fu possibile grazie all’intervento riso-lutivo dell’Onorevole Giuseppe Gino Aldi Mai (1877-1940), importante figura del regime fasci-sta, avvocato e uomo politico, sindaco e podestà di Manciano, tra il 1926 e il 1938.
Premiato con la Croce al merito di guerra, ricoprì per tre legislature consecutive la carica di Segretario della Camera e nel 1934 fu eletto Senatore.
Il 7 Novembre 1926, alle ore 10.00, venne inaugurato il nuovo “Ospedale Aldi Mai”, così intitolato per volere del finanziatore del progetto, che in una lettera incisa a caratteri d’oro sul nascente edificio (oggi perduta), asseriva:
“Ad onorare i miei morti, ai quali voglio sia dedicato, ho deciso, cessata la guerra, di costruire lo Spedale a mie spese”

L’evento ebbe grande risonanza in tutta la Regione e portò personalità di spicco a parteciparvi.  Alle ore 10.30, un corteo composto da più di 5000 persone sfilò per le vie di Manciano, sino a raggiungere il nuovo Ospedale. Mentre la popolazione si radunava acclamante nella piazza adiacente, le Autorità prendevano posto, come testimoniato da numerose foto storiche, sui due terrazzini, al tempo parte della facciata principale.
La cerimonia si concluse in tarda sera, ma l’importanza di tale evento fu talmente sentita che la Con-gregazione di Carità di Manciano, un anno dopo, volle commemorarla con la pubblicazione di una locandina.
Con l’inaugurazione dell’Ospedale Aldi Mai, Manciano compiva un passo determinante sul piano dell’ammodernamento dei servizi sanitari; ancora oggi la figura del suo fondatore si conserva nella memoria storica di questo paese.

Bibliografia
Manciano – Guida al Centro Storico; Massimo Cardosa, Laurum Editrice;
Manciano – Itinerario storioco-artistico; Lilio Niccolai, Comune di Manciano;
La Misericordia di Manciano – Quattro secoli di storia; Lilio Niccolai, Comune di Manciano;
Documentazione varia (lettere, verbali, locandine) presso l’Archivio Comunale di Manciano;
Grossetopedia Wiki, https://grossetopedia.fandom.com/it/wiki/Gino_Aldi_Mai
Fonti Giornalistiche
Giornale d’Italia, 3 Novembre 1926;
Giornale d’Italia, 7 Novembre 1926;
Il Telegrafo, 7 Novembre 1926.




 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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