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https://it.wikipedia.org/wiki/Ospedale_San_Paolo_(Firenze)


L'ospedale di San Paolo è un antico complesso monumentale di Firenze.  Fu conosciuto anche come spedale di San Paolo dei Convalescenti e in seguito ospitò le Scuole leopoldine; dal 2006 è sede museale.
L'ospedale fu fondato agli inizi del XIII secolo, forse nel 1208 o nel 1211, come un ospizio per pellegrini, con dedica a san Pao-lo Apostolo.  
La zona subì un notevole sviluppo con l'inclusione nelle mura e il vicino insediamento dei Domenicani, e dal 1345 l'ospizio di San Paolo divenne un vero e proprio ospedale, che curava i "poveri infermi febbricitanti", amministrato dai Pinzocheri, terziari francescani, da cui anche il nome di "ospedale di San Francesco". Può darsi che invece di una sostituzione di gestione, fossero gli stessi rettori dell'ospedale, magari riuniti in una confraternita, ad adottare la regola del terz'ordine, sull'esempio di san Francesco che aveva visitato Firenze nel 1211.
Dopo essere passato sotto il patronato dell'Arte dei Giudici e Notai (1403), nel 1451 fu nominato spedalingo Benino Beni-ni, con il quale l'ospedale venne riorganizzato ed ampliato uscendo da una condizione di degrado cui era caduto.
Il nuovo spedalingo mantenne questo incarico fino alla morte avvenuta il 5 maggio 1497, anche se nel frattempo era stato nominato responsabile anche dell'Ospedale di Santa Maria Nuova, il maggior ospedale fiorentino dell'epoca. Egli riorganizzò ampiamente gli spazi dell'ospedale creando anche all'interno un monastero femminile.
Nel 1504 l'ospedale aveva raggiunto una notevole importanza, ottenendo l’incamerazione dei beni del vicino ospedale del Porcellana.
Dopo la morte di Benino Benini, la comuni-tà femminile cerco di rendersi autonoma dai francescani organizzandosi in una propria comunità: con papa Leone X ottennero nel 1516 il diritto ad indossare il velo e l'abito di monache di clausura e furono poste alle dirette dipendenze dell'arcivescovo; nel 1531 da Clemente VII ottennero la gestio-ne diretta dell'ospedale, l'assegnazione di parte del patrimonio e le relative rendite: da allora non vengono più menzionati i Pinzocheri, che dovettero essere allontanati. Nel tempo tuttavia la pratica della clausura e le esigenze imposte dalla cura dei malati entrarono in conflitto creando molti problemi nella gestione dell'ospedale; per tutto il secolo XVII si susseguirono tentativi di riformare la comunità senza successo; nel 1614 papa Paolo V vietò alle monache di accettare nuove novizie, in modo che una volta defunte tutte il loro convento tornas-se nelle disponibilità dell'ospedale.
Nel 1592 Ferdinando I de' Medici, essendo l'ospedale ormai in decadimento e le rendite destinate solo al mantenimento delle monache, lo destinò ad accogliere la convalescenza dei poveri infermi ambosessi, che uscivano dagli altri ospedali fiorentini come guariti ma ancora debilitati. Lo stesso granduca, a spese del Regio Erario, rinnovò la dotazione materiale dell'istituzione, dai letti (ben centoventi), alle masserizie, gli utensili e tutto ciò che fosse necessario.
Alla morte di Ferdinando le monache tentarono di recuperare il possesso delle rendite dell'ospedale ma furono nuovamente fermate da una bolla di Paolo V del 6 gennaio 1616, che dichiarò lo spedale San Paolo un convalescenziario.
Nel 1780, a seguito delle soppressioni degli enti religiosi volute dal granduca Pietro Leopoldo, l'ospedale fu chiuso definitivamente divenne sede di una delle quattro Scuole Leopoldine di Firenze volute dal sovrano per estendere l’istruzione delle giovani fiorentine dai sei al diciott'anni.
Ricca la bibliografia riportata.
OPAC: L’ospedale di San Paolo a Firenze tra storia e rilievo – Bini Marco – 1943 – edi-zioni Alinea - Firenze



 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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