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Per l’utilizzo dei dati ringrazio il Presidente della fondazione Livio Sciutto Onlus; la Fondazione persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale promuovendo lo sviluppo della conoscenza umana nel settore medico scientifico, in particolare nel campo dell'ortopedia, di supporto alla prevenzione e cura di tutte le patologie dell'essere umano, attivandosi nella ricerca scientifica e nell'applicazione clinica dei risultati.
Invito i lettori a visitare il sito, molto interessante dove troverete anche filmati tra cui quello che introduce la storia dell’ospedale:
https://www.fondazione.it/it/attivita/guide-
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Non sono molti gli ospedali in Italia e in Europa che possono vantare un così grande patrimonio di storia e di esperienza come il Santa Corona.
Le sue origini risalgono al lontano 1497, quando Stefano de Seregno fonda a Milano un ente morale denominato Santa Corona, impegnato nell’assistenza sanitaria ai poveri e nella riabilitazione dalle malattie croniche diffuse in quel tempo. In Liguria l’istituzione approda nel 1918 nella cittadina di Spotorno, a pochi chilometri da Savona per ospitare figli di prigionieri di guerra austriaci, denutriti e malati di tubercolosi.
Il successo di questa struttura è testimoniato dal fatto che solo quattro anni dopo è completamente occupata e si rende necessaria la creazione di un nuovo insediamento destinato ad accogliere l’eccedenza di richieste di ricovero da parte di malati di tubercolosi e di bambini milanesi delle fasce sociali più povere.
Il nuovo complesso si colloca sull’area di un insediamento di case inutilizzato denominato Pietra Nuova, in località Pietra Ligure, struttura in cui, nel 1923, viene trasferita la colonia di Spotorno.
Nel 1925 la colonia si trasforma in ospedale e richiama grandi nomi della medicina e dell’ortopedia del tempo.
Nel 1936 l’ospedale ha già completato i grandi edifici che ne caratterizzeranno la struttura per molti anni: i padiglioni 17 e 18, la casa suore, la chiesa dedicata ai Santi Carlo e Ambrogio. Nel periodo antecedente il secondo conflitto mondiale il Santa Corona acquisisce notorietà e prestigio in Italia grazie ad una sempre più approfondita specializzazione in ortopedia. Un’esperienza che si rivela più che mai utile nei drammatici momenti della guerra e della lotta di liberazione partigiana in cui l’ospedale, con i suoi medici, suore e infermieri, diventa un punto di riferimento importantissimo e un rifugio sicuro.
Con la fine della guerra l’ospedale riprende la sua vocazione preventivo-
Nel 1949 inizia la costruzione del padiglione Isolamento a cui segue il Chirurgico e poi il Polio, per la cura e il recupero della poliomielite. Con il mutare degli eventi epidemiologici l’ospedale ha saputo adeguare strutture e personale alle nuove esigenze nel settore della chirurgia, medicina e ortopedia per le forme acute, creando nuove sale operatorie e nuovi servizi e aprendo convenzioni di collaborazione con molte cattedre universitarie.
Dal suo ingresso nel sistema sanitario ligure, nel 1978, il Santa Corona ha assunto sempre più la connotazione di ospedale per acuti ed è definito Azienda Ospedaliera con DEA di secondo livello e reparti di alta specialità.