SAN SEVERINO MARCHE Ospedale civile Bartolomeo Eustachio - Ospedali d'Italia

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SAN SEVERINO MARCHE Ospedale civile Bartolomeo Eustachio

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Ente ospedaliero "Bartolomeo Eustachio" di San Severino Marche, 1969 - 1978
Fino al secolo XV a San Severino esistevano vari ospedali per infermi e pellegrini amministrati da diverse Confraternite. Le stesse, avendo problemi di gestione, decisero di unirsi e di creare un unico istituto. Intervenne il Comune e, dopo vari tentativi falliti, la fabbrica del nuovo ospedale iniziò nel 1577 presso la porta del Mercato. L'ospedale cominciò a funzionare alla fine del sec. XVI. L'amministrazione venne affidata alla Confraternita della Misericordia, che lo diresse attraverso una Congregazione dei Capi famiglia del quartiere di Santa Maria, in seno alla quale venne istituita una congregazione composta da 24 membri elettivi, denominata Congregazione delle 24 famiglie.
Quando nel 1862 venne istituita la Congregazione di carità, nacque un contrasto, ma il Comune stabilì che l'ospedale continuasse ad essere retto da una Congregazione speciale deputata a tale gestione composta da 2 membri nominati dalla Congregazione delle 24 famiglie e 2 dal Consiglio Comunale, più il presidente eletto a turno. Tale decisione venne ratificata con rd 7 novembre 1863. Alla stessa Congregazione, denominata dell'Ospedale, fu affidata anche l'Opera Pia Lauri per le Esposte, istituita nel 1830 da Padre Francesco Lauri per accogliere esposte malate o bisognose di aiuto, mantenendo gestione e scopi distinti.

Dopo il 1863 l'ospedale fu trasferito in una nuova sede posta presso l'ex convento dei PP. di S. Francesco da Paola.
Fin dal 1925 le diverse congregazioni amministratrici delle opere pie di San Severino Marche, deliberarono di costituire una Federazione amministrativa delle opere pie allo scopo di avere un unico ufficio centrale amministrativo, personale e locali in comune. Lo Statuto federativo venne approvato dalla Prefettura di Macerata il 7 luglio 1926.
Alla Federazione aderì anche la Congregazione dell'Ospedale.
Nel 1965 il Comune di San Severino cercò di attuare una riforma dello statuto dell'ospedale per estromettere la Congregazione delle 24 famiglie, ma il tentativo venne respinto dal Comitato provinciale di assistenza e beneficenza pubblica della Prefettura di Macerata.
Con dpr. 9 gennaio 1969 n.336 l'Ospedale viene dichiarato Ente ospedaliero B. Eustachio, con un autonomo Consiglio di amministrazione.
Non risultando tale consiglio competente ad amministrare l'Opera pia Brefotrofio Lauri, si rese necessario nominare un nuovo consiglio di amministrazione per tale istituto, secondo quanto previsto dal rd del 1863.
L'amministrazione dell'Ente ospedaliero continuò ad avere sede insieme alla Federazione presso palazzo Servanzi Confidati.
La sede dell'ospedale era originariamente nell'edificio che attualmente ospita la Casa di Riposo Lazzarelli, mentre nel 1978 viene inaugurata la sede attuale appena fuori città.
Dopo il 1978 l'amministrazione dell'Ospedale viene trasferita all' Unità sanitaria locale n.18 di San Severino, che nel 1995 viene assorbita dalla Azienda unità sanitaria locale n. 10 di Camerino cui vengono trasferite tutte le competenze.
L'ospedale di San Severino diviene sede di presidio ospedaliero.

Federazione amministrativa delle opere pie di San Severino Marche, San Severino Marche (Macerata), 1925 - 1976

A San Severino l'amministrazione dei diversi istituti di assistenza ha visto una prevalenza di Congregazioni particolari, per le quali si è cercato di trovare a più riprese un raccordo centralizzato.
Con l’istituzione della Congregazione di carità, solo alcuni degli istituti di beneficenza presenti nel territorio del Comune vengono concentrati, mentre altri continuano a mantenere proprie amministrazioni autonome. Per trovare una semplificazione, nel 1925 viene istituita la Federazione Amministrativa delle Opere Pie, il cui statuto è deliberato con atto 17 dicembre 1925, ed approvato dall'Autorità Prefettizia in data 7 luglio 1926.
Viene individuato un unico ufficio centrale per l'amministrazione di tutte le opere pie presso Palazzo Servanzi Confidati, ma la gestione rimane separata e la contabilità distinta per i diversi istituti federati.
Della Federazione fanno parte:
la Congregazione speciale degli orfanotrofi riuniti, la Congregazione dell'Ospedale e brefotrofio Lauri, la Commissione amministrativa del ricovero di mendicità Lazzarelli, la Congregazione di carità.
Nel 1937 viene istituito l'Eca, che assume l'amministrazione delle opere pie concentrate nella Congregazione di Carità, subentrando a questa nella Federazione.
Nel 1939 risultano federate:
l'O.P. Ospedale Civile Bartolomeo Eustachio, l'O.P. Brefotrofio Lauri, l'O.P. Esposti, l'O.P. Orfanotrofio Femminile Collio - Parteguelfa, l'O.P. Ricovero maschile Gregorietti - Parteguelfa, l'O.P. Ricovero di Mendicità Lazzarelli, l'O.P. Inabili, tutte con amministrazioni autonome. Vi sono inoltre l'Eca e le opere pie da questa amministrate: l'O.P. Asilo Infantile Margherita di Savoia, l'O.P. Virginie, l'O.P. Cicetti, l'O.P. Loccioni, l'O.P. Pallocchini, l'O.P. Marcheschi - Sinibaldi, l'O.P. Santa Monaca, l'O.P. Valentini Puccitelli, alcune delle quali non hanno mai avuto l'approvazione dello statuto organico e non sono mai state erette in enti morali.
l'Opera Pia Luzi, fondata da Bernardino Luzi con un codicillo del 19 maggio 1827 per l'erogazione di una borsa di studio ad un giovane patrizio o nobile della città ed altri legati, eretta in ente morale con rd.9/10/1910, amministrata da un Consiglio presieduto dal Vescovo o un suo delegato, da un discendente diretto del fondatore o un suo delegato e dal Sindaco o un suo delegato, non risulta far parte della Federazione.
Con dpr 9 gennaio 1969, n. 336 viene istituito l'Ente Ospedaliero "B. Eustachio", la cui amministrazione diviene autonoma e separata da quella della Federazione. Nello stesso anno con dpr 3 gennaio 1969 il Ricovero di Mendicità cambia denominazione e diviene la Casa di Riposo Lazzarelli, mantenendo natura giuridica di IPAB.
La Federazione risulta operativa fino al 1976.

Testi di ulteriore approfondimento:
-Le più antiche istituzioni ospitaliere di San Severino – estratto da “Assistenza e ospitalità nella marca medievale, Atti del 16° Convegno del Centro Studi Storici Maceratesi, San Ginesio 17/18 Novembre 1990

-Memorie su l’ospedale della città di Sanseverino compilate dal Conte Raffaello Servanzi e Leggi per lo stesso Pio Stabilimento emanate da Monsignor Gianfrancesco Arigoni Governatore generale della marca e visitatore apostolico - 1842


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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