Menu principale:
Il contenuto della scheda deriva da un saggio pubblicato dalla Azienda ULSS 13 Mirano in occasione della presentazione del Bilancio Sociale 2006 fatto pervenire al comune di Noale da una storica locale.
praticamente nulla la bibliografia presente nel circuito delle biblioteche venete mentre esiste un archivio storico comunale in cui sarebbe presente della documentazione.
Nel 1429 dopo che la Repubblica di Venezia ha occupato tutto il Veneto, mette in vendita molti dei beni insistenti sui territori conquistati. Un certo Moretto Bonifacio acquista gli immobili lungo il fiume Musone e fonda l'ospedale di Mirano.
Questo è dotato di 8 letti e serve anche da ospizio per i pellegrini che andavano a Roma e viene gestito personalmente dal Bonifacio il quale ha anche la proprietà di 32 campi di terra con rendita a favore dell'ospedale medesimo. Nel 1446 l'ospedale versa in condizioni economiche difficili. Il Bonifacio, alla sua morte, lascia l'ospedale con relative proprietà, compresi gli affitti che ai pastori di pecore pagavano per occupare i campi, alle Congregazioni religiose.
Nel 1668 Papa Clemente IX per fornire il suo aiuto ai Veneziani, impegnati nella difesa dell'isola di Candia dall'invasione degli ottomani, pone in vendita molti beni della chiesa; l'ospedale di Mirano viene ceduto alla Congregazione religiosa della Madonna dell'Orto e i frati ne assumono la gestione. Nel 1669 la gestione dell'ospedale incontra notevoli difficoltà economiche e poiché gli introiti derivanti dalle proprietà sono insufficienti al suo mantenimento, l'ospedale cessa la propria attività.
Per 250 anni Mirano resta priva di ospedale quindi i suoi abitanti tendono a servirsi di quello di Padova. Nel 1890-
Nel 1907 muore Luigi Mariutto che lascia tutti i suoi beni ai poveri di Mirano. Nel 1910 viene promossa una speciale gara di solidarietà tra vari benefattori a favore dell'ospedale e viene raccolta una somma cospicua di denaro. Nel 1912 viene fondato l'istituto casa di riposo Luigi Mariutto; ha a disposizione quattro padiglioni per ospiti, uno per l'amministrazione e l'alloggio del direttore amministrativo, uno per la cucina, il forno per il pane e la centrale termica. Inizia così la collaborazione tra casa di riposo Mariutto e l'ospedale, che si insedia gradualmente nei nuovi fabbricati che ospitano già i poveri di Mirano ed i pellagrosi. Nel 1915/17 durante la 1 guerra mondiale parte dell'ospedale viene requisita e diventa ospedale militare. Nel 1917 il medico Luigi Perale dona all'ospedale Villa Zinelli, nella quale trovano spazio alcune attività ospedaliere.
Negli anni 20 viene fondata la federazione opere Pie di Mirano che comprende l'ospedale, l'asilo Mariutto, l'asilo infantile e l’ECA. L'amministrazione è centralizzata presso il Mariutto, il personale che opera presso i due enti principali è dipendente dal Mariutto ad eccezione del personale medico; il Mariutto provvede a tutto il fabbisogno mentre l'ospedale provvede all'acquisto delle apparecchiature medicali. Per convenzione l'ospedale contribuisce alle spese per 85% il restante 15% resta a carico dell'asilo Mariutto. Nel 1932 con una convenzione tra Consorzio antitubercolare viene costruito sul terreno del Mariutto il sanatorio. Nel 1940-
Nel 1968 la legge 132/68 di riforma degli ospedali (legge Mariotti) riconosce l’ospedale di Mirano come ente ospedaliero e nel 1970 viene stipulato il primo contratto d'affitto per l'uso da parte dell'ospedale di alcuni padiglioni di proprietà del Mariotto a cui l'ospedale garantisce i servizi di cucina e lavanderia.
Nel 1978 la legge 833 di riforma sanitaria accorpa l’ospedale di Mirano con quello di Noale nella ULSS 17 e nel 2003 partono i lavori di costruzione del nuovo ospedale denominato De Carlo.