TARANTO Ospedale Civile SS. Annunziata - Ospedali d'Italia

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TARANTO Ospedale Civile SS. Annunziata

Ospedali Sud > Regione Puglia > Taranto e provincia

Il contenuto della scheda deriva integralmente dall'articolo pubblicato, il 10-12-2017,  sul sito "TarantoBuonasera"al link

https://www.tarantobuonasera.it/news/attualita/49314/ospedale-vecchio-650-anni-di-storia/

Il nucleo di più antica origine del complesso sarebbe stato fondato intorno al 1363 per ospitare le suore Clarisse, dedicando alla Ss. Annunziata la costruzione. Di questa epoca si hanno poche e contraddittorie memorie, salvo che nel 1480 a seguito della presenza dei Turchi e dell’eccidio di Otranto con la devastazione di alcuni centri minori, le Clarisse abbandonarono il Convento rifugiandosi nella città antica allora ben fortificata.
A seguito della cacciata dei Turchi le monache tornarono nel convento e vi restarono fino al 1495, anno in cui a seguito della guerra di successione tra francesi e Aragonesi, la città di Taranto fu anche’essa teatro di saccheggi e fra questi il Convento delle Clarisse. Nel 1576-1577 giunsero a Taranto i padri Carmelitani che furono testimoni nel 1593 della Riforma approvata da Clemente VIII dell’Istituto Carmelitano voluta da S. Teresa, riforma che dette il nome ai Teresiani, i quali diffusero nella città il culto di S. Teresa contribuendo altresì alla raccolta di fondi per finanziare la “ricostruzione“ del Monastero delle Clarisse distrutto e abbandonato nel 1495 a seguito dei citati saccheggi operati dai francesi ed Aragonesi nella guerra di successione. Alcuni documenti rinvenuti nell’Archivio di Stato di Taranto, evidenziano che nel 1673 i Padri Carmelitani/Teresiani erano intenti a ricostruire il convento saccheggiato ed in rovina e si apprestavano altresì ad edificare la Chiesa, a confine con il lato est e con accesso diretto nel Chiostro, con l’altare posto a sud.
Dopo appena 8 anni, nel 1681 i Padri si trasferirono nel rinnovato Convento con annessa Chiesa. Ad inizio del 1600 erano operativi a Taranto i Padri di S. Giovanni di Dio, i “Fatebenefratelli” dediti ad alleviare i malati ed i meno abbienti. Poche e frammentarie sono le notizie del terremoto del 1743. Si deve desumere che il complesso non fu danneggiato e così è arrivato ai giorni nostri. Nel 1808 a seguito della soppressione degli Ordini Monastici voluta da Napoleone, il complesso conventuale fu trasformato in Ospedale Civile e Militare. Di tanto ne abbiamo conoscenza dal Decreto Regio del 18 aprile 1813 in cui l’ospedale fu dichiarato “Servizio della Provincia“. Successivamente nel 1824 i beni monastici ed ecclesiali, a seguito del ripristino degli Ordini Religiosi, tornarono sotto la gestione della Chiesa con la gestione del complesso Ospedaliero affidata ai Padri di S. Giovanni di Dio. Nel 1854 le Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli si affiancarono dal 16 maggio ai Padri di S. Giovanni di Dio a prestare la loro opera di assistenza che non fu solo caritatevole e ciò fino al 1912, quando a seguito di numerosi contenziosi con il Comune di Taranto i Padri di S. Giovanni di Dio rinunciarono a qualsiasi diritto sul Complesso Conventuale, salvo la contigua Chiesa.  
A metà degli anni ’30, attese le precarietà sanitarie della struttura e nell’ambito di una riconversione urbanistica correlata alla qualificazione della città divenuta polo dell’industria militare, considerato l’aumento della popolazione, si decise la costruzione di un Nuovo Ospedale. Il progetto fu affidato a Giulio Marcovigi (Bologna 1870-1937) ingegnere e giornalista esperto in ingegneria ospedaliera, oltre al Bellaria di Bologna progettò il Niguarda di Milano, il S. Anna di Como ed il Policlinico di Bari. Il progetto dell’Ospedale Nuovo fu approvato nel 1942.
Le note vicende belliche congelarono la realizzazione del nosocomio. Il 9 settembre 1943 le truppe britanniche occupavano Taranto requisendo, oltre numerosi edifici pubblici e privati anche l’Ospedale Ss. Crocifisso che fu utilizzato fino alla occupazione delle truppe alleate (1946) quale struttura ospedaliera civile e militare di coordinamento territoriale, attesa la presenza di “ospedali militari da campo “ realizzati oltre per il conflitto in atto, anche per la presenza di campi di prigionia alcuni dei quali contavano circa 10000 presenze.
L’Ospedale fu coinvolto operativamente come barriera sanitaria fra il settembre e novembre del 1945 quando la città di Taranto fu invasa dalla peste. Nel 1962 fu inaugurato “ l’Ospedale Nuovo “ che prese il nome di SS Annunziata, con il graduale trasferimento dei reparti e fino agli inizi degli anni 90’. I lavori di ristrutturazione, recupero funzionale e restauro conservativo del Complesso iniziarono con il 1° stralcio nel 2008.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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