GAVARDO Ospedale civile la Memoria - Ospedali d'Italia

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GAVARDO Ospedale civile la Memoria

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Ringrazio la Direzione Generale della ASST Garda che, tramite l'ufficio URP , Marketing e Comunicazione mi ha autorizzato alla pubblicazione dei dati riportati.


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15 Marzo 1903 – Angelo Portesi, Presidente della Congregazione della Carità di Gavardo, espone all’Ing. Antonio Quarena, Sindaco, la proposta di “istituire a Gavardo una Casa di Ricovero”, dedicando una o due stanze per malati che non possono essere curati a domicilio;
29 Marzo 1905 – il Presidente Portesi, ottenuta l’approvazione di massima da parte della Giunta Municipale di Gavardo della sua proposta per l’adattamento di “un fabbricato ora adibito per le Scuole” da destinare nelle stanze a pianterreno a “poliambulanza” e nel piano superiore a “ricovero”, affida la progettazione al Geometra Italo Cantoni di Goglione
2 Dicembre 1906 – il Consiglio Comunale di Gavardo delibera la cessione della casa comunale (ex Scuole elementari) posta in Via Chiesa (ora Piazza De Medici) al “puro scopo di istituire in essa un ricovero e poliambulanza dei Poveri del Comune”. Nella cartelletta istruttoria del suddetto atto è reperibile il preventivo analitico, redatto dal Geom. Cantoni, per un totale di £ 15.000 tonde, esclusi gli arredi.
1915/1918 – la Grande Guerra coinvolge anche Gavardo ed i Gavardesi, ma, pur rimasto sulla carta il progetto del Geom. Cantoni, l’idea della costruzione di una casa di ricovero non viene accantonata, ha molti fautori e già riceve lasciti testamentari. Per la immediata concretizzazione non basta tuttavia la disponibilità degli eredi Mor a cedere il terreno individuato (ma infine il Ricovero-Ospedale sorgerà proprio lì), né è sufficiente un nuovo progetto, questa volta dell’Arch. Beniamino Serri di Salò.
13 Gennaio 1929 – nuovo incarico di redigere il progetto per la costruzione della Casa di Ricovero, ora affidato all’Ing. Luigi Dubbini di Maderno, e questa sarà la volta buona.
28 Ottobre 1931 – in occasione della ricorrenza della “Marcia su Roma”, esaltata dai Governanti del tempo quale “maestosa opera, germogliata dalla vittoria ed incisa dal Fascio Littorio”, l’opera viene inaugurata nella soddisfazione generale al termine di una gara di solidarietà encomiabile che vede protagonisti Ditte, Istituzioni, privati benefattori (spese per la costruzione vera e propria circa £ 948.992, oltre a £ 111.645 circa per l’acquisto di area e fabbricati preesistenti). Essa viene intitolata “La Memoria” in ricordo dei Caduti della Grande Guerra.
6 Febbraio 1933 – la Fondazione viene eretta in Ente Morale, intitolata Ricovero – Ospedale “La Memoria”, da Vittorio Emanuele III°  Re d’Italia.
Per l’aspetto ospedaliero, l’edificio si componeva di un ambulatorio con dispensario antitubercolare, di due infermerie per donne con 14 letti e di due infermerie per uomini con 15 letti, di due camere per l’isolamento con 6 letti e due camere a pagamento con 2 letti. Nel 1939 fu aggiunto il reparto Maternità (OMNI), nel 1940 il primo impianto di riscaldamento per 3 stanze, nel 1943 la portineria. Da ricordare che l’assistenza fu affidata alle Suore “Umili Serve del Signore”, presenti inizialmente in numero di 5.
1940/45 – I segni della Seconda Guerra Mondiale: l’acquisto delle maschere antigas, l’apposizione sulla sede del ricovero del segno distintivo per la protezione antiaerea, il richiamo alle armi dell’infermiere, l’alloggio dei militari del 30° reggimento di artiglieria in alcuni locali.
28 Agosto 1944 – i locali del Ricovero Ospedale vengono requisiti per collocarvi un Ospedale Militare di Marina (X^ M.A.S.)
21 Luglio 1945 – da questo momento le vicende del Ricovero vengono sempre più individuate con quelle dell’Ospedale, che assorbe in gran parte le energie degli amministratori fino allo scorporo definitivo dalla Casa di Riposo, avvenuto il 22 marzo1978.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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