BORGO VAL DI TARO Ospedale civile S. Maria - Ospedali d'Italia

Vai ai contenuti

Menu principale:

BORGO VAL DI TARO Ospedale civile S. Maria

Ospedali Nord est > Regione Emilia Romagna > Provincia Parma

Le poche le informazioni su questo Ospedale provengono da un volumetto proveniente dalla Biblioteca della Curia Vescovile di Reggio Emilia dal titolo " Restauro dell'Antico Ospedale Settecentesco " a cura della Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno del 2004

La struttura pare già attestata nel XV secolo, periodo in cui sicuramente è già fondato l'oratorio intitolato a San Bernardino da Siena ed è probabilmente già istituita la Confraternita dei Disciplinati o battuti, alla quale, Papa Clemente VII, nel 1530, accorderà in perpetuo la facoltà di eleggersi un Cappellano per il proprio oratorio. Così ne parlerà, nel 1579, il Visitatore apostolico Monsignor Castelli: i disciplinati  avevano lunghe toghe con una croce rossa sul petto. L'ospedale accoglieva Pellegrini e poveri poiché aveva solo una camera a 6 letti per gli ammalati, una camera per i sacerdoti, un letto per il custode e sua moglie e una per l'assistente. Durante la visita di Monsignor Caffi, nel 1628,  all'interno dell'unico stanzone,  contenente 9 letti, si rilevava un altare sul quale non si celebrava, ma vi era collocato Il Santissimo Sacramento, per il trasporto agli infermi.  
Al vescovo Giuseppe Zandemaria, nel 1659, si deve la separazione dell'ospedale degli uomini da quello delle donne. I letti erano sempre 9. In realtà la destinazione di una sala per uomini ed una per donne non era del tutto equa, quando Monsignor Giorgio Barni, durante la sua visita del 20 settembre 1698 vi trovava 12 letti, di cui solo due dovevano servire per le donne. Nel segnalare che le due stanze erano buie e l'aria viziata per la mancanza di finestre, ordinava che se ne aprissero 2, munite di inferriate e di tende di tela. E’ grazie al testo dello Statuto organico della congregazione di carità del 1874 che gestirà l'ospedale civile di Borgotaro a partire dal 1873, che si apprende la data di fondazione del nuovo ospedale. Intitolato ai Santi Maria e Lazzaro fu eretto in questa città dalla comunità di Borgotaro in epoca di molto anteriore al 1593 nel quale anno, la comunità stessa ne fece consegna per la sua amministrazione alla Confraternita di Santa Maria Annunciata di Borgotaro che ebbe a migliorarne di molto le condizioni economiche, e gettò nel 1743 la fondamenta dell'edifizio ora destinato al ricovero degli infermi. Vi si ricordano numerosi e consistenti lasciti testamentari a suo favore, tra cui si vuole ricordare i due importantissimi del Conte Francesco Boccio del 7 gennaio 1743 in quale chiamò erede il detto pio luogo con l'obbligo di ammettere tutti i malati poveri della parrocchia di Campi e dell'Abate Marco Aurelio Boveri del 11 gennaio 1775, senza oneri speciali. Alcun lascito testamentario da parte della famiglia Tardiani, almeno negli anni in cui sorse il nuovo ospedale, a parte il testamento olografo di Giandomenico risalente al primo agosto 1870, nel quale lascia l'onere di ricoverare e curare gratuitamente i poveri del comune di Borgotaro.
Il 21 giugno 1940 viene venduto alla parrocchia di Sant'Antonio e il ricavato servirà all'amministrazione dell'Ospedale Civile di Santa Maria e Lazzaro per il completamento del nuovo ospedale di Borgotaro. Negli anni 60 accoglierà una sala cinematografica.


L’antico Ospedale di Borgotaro presso la Biblioteca Diocesana di Reggio Emilia – solo consultazione





 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
Torna ai contenuti | Torna al menu