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ROMA Policlinico universitario Tor Vergata

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La scheda del Policlinico Universitario Tor Vergata è stata fornita direttamente dall'Amministrazione

La storia progettuale del Policlinico Tor Vergata è legata al Campus Universitario di Tor Vergata, istituito nel 1972, al quale è stata assegnata un’area di 558 ettari.
Questa parte di città è cadenzata toponomasticamente dalle Torri che sorvegliano l’Agro Romano: Tor Pignattara, Torre Spaccata, Torrenova, Torre Gaia , fino appunto Tor Vergata i cui pascoli erano controllati da una Torre Vergata da fasce lapidee bianche e nere.
I lunghi tempi di attuazione vedono l’area aggredita da insediamenti abusivi di varia natura che, insieme ai ritrovamenti archeologici finiranno con l’erodere di oltre 50 ha. la superficie destinata all’Università, fatta oggetto di un nuovo piano particolareggiato ora in attesa di approvazione, redatto a seguito di un protocollo di intesa tra il Comune e l’Università siglato nel 1997.
Contrariamente alla logica di pianificazione a Tor Vergata gli edifici sono stati costruiti in assenza di infrastrutture viarie, che sono state realizzate solo nel 2000, in occasione della XV Giornata Mondiale della Gioventu’, e che hanno, in parte, posto rimedio ai gravi problemi di accessibilità che per alcuni decenni hanno penalizzato gli oltre 20.000 fruitori dell’Università.
La connessione con le altre parti della metropoli si completerà con la prevista costruzione della metropolitana C, che avrà una stazione proprio nel cuore del Campus Universitario.
La progettazione architettonica della Facoltà di Medicina con annesso Policlinico ha avuto inizio verso la fine del 1988, in seguito all’approvazione, mediante art. 81, da parte della Regione del piano urbanistico generale dell’area.
I due manufatti architettonici, previsti nell’area delimitata dal fosso del Cavaliere ad ovest e dall’area sottoposta a vincolo archeologico per la presenza di una villa romana ad est, pur intesi come due entità individuali facilmente riconoscibili, sono stati progettati sulla base di alcune scelte omogenee.
Non solo era prevista fin dall’inizio una strada interna “la Galleria”, che avrebbe unito i due edifici, ma anche alcune scelte quali:
-Gli edifici intesi come insieme di moduli, aggregabili anche in tempi differenziati
-Un sistema strutturale tradizionale su maglia modulare e un rivestimento di facciata in pannelli prefabbricati.
La Facoltà di Medicina e Chirurgia è stata completata, realizzando due dei tre “moduli” previsti, nei primi anni ’90, il Policlinico la cui edificazione è iniziata nel 1994, ha avviato la sua attività, in fase iniziale, di diagnostica e attività ambulatoriale l'8 gennaio 2001. A tutt’oggi sono ancora in via di completamento i 7 piani della Torre 8 e questo ha ovviamente comportato una continua messa a punto delle scelte prioritarie in sintonia con i vincoli di tipo finanziario che con le esigenze legate all’evoluzione dei programmi sanitari.
Gli accessi all’intero complesso sono numerosi, differenziati e dislocati su un doppio sistema carrabile. A livello base, gli ingressi di servizio (merci, centrali tecnologiche, rifiuti ….) e quelli secondari (studenti, servizio mortuario); a livello terreno sono invece dislocati l’atrio principale e l’ingresso ai servizi di emergenza e alle aree di riabilitazione.
La dorsale di questa rete è costituita da una galleria vetrata dotata di servizi generali per il pubblico (caffetteria, banca, edicola e servizi per il cittadino).
Esso costituisce, a partire dall’atrio di ingresso del Policlinico, l’asse di tutto il sistema delle percorrenze pedonali interne chiaramente visibile anche dall’esterno.
Proprio i servizi di carattere generale previsti in questo spazio, unitamente alla progettata qualità architettonica, determinano una maggiore vivibilità e una fruibilità differenziata del complesso ospedaliero.
La galleria rappresenta la “strada” pedonale interna all’ospedale, coperta e riscaldata, soglia intermedia tra malattia e normalità, e spazio di interazione che assicura le necessarie caratteristiche di benessere per gli utenti la galleria, è un luogo urbano dove alle funzioni ospedaliere più generali si mescolano attività urbane, come negozi e servizi.
I requisiti che possono descrivere la qualità attesa per questo elemento sono dunque legati alle relazioni che esso instaura con le singole parti dell’organismo ospedaliero e al rapporto con il contesto, all’opportunità di fornire servizi per tutti gli utenti piuttosto che per i soli degenti.
Le sue funzioni essenziali sono: accogliere, orientare, informare, il tutto in un ambiente sicuro e confortevole, in cui sia facile percepire la distribuzione interna e le attività svolte.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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