GEMONA Ospedale S. Giovanni - Ospedali d'Italia

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GEMONA Ospedale S. Giovanni

Ospedali Nord est > Regione Friuli Venezia Giulia > Provincia di Udine

Nel mio lavoro di ricerca ho trovato il PDF della Tesi  di dottorato di ricerca “Storia di Gemona nel Basso medioevo” del Dott. Enrico Miniati Anno accademico 2012-13.
Non è stato semplice rintracciare il Dott. Miniati ma la perseveranza premia. Contattato si è reso pron-tamente disponibile nel concedermi l’autorizzazione ad utilizzare le parti di mio interesse. E’ sempre difficile però il dover riassumere in poche righe un lavoro minuzioso, ricco di riferimenti e annotazioni bibliografiche,  frutto di un lungo lavoro di ricerca. Mi sono limitato, come per tutte  le altre schede, nel riportare i punti più salienti (a mio parere) ma se chi mi legge volesse saperne di più può trovare il tutto nel volume da lui pubblicato: Gemona nel Basso medioevo - Società Filologica Friulana - Collana: Genti e luoghi del Friuli , Nr. 3 - 2020

L’ospedale di S. Giovanni era intimamente connesso alla chiesa omonima. Più che di un vero e proprio nosocomio si trattava probabilmente di un semplice ospizio gestito da una confraternita, la quale aveva come luogo di riferimento l’edificio ecclesiastico.
Alcuni legati testamentari indicano che a partire dalla seconda metà del Trecento la camera hospitalis Sancti Johannis fu oggetto di varie donazioni, le quali vennero utilizzate per mettere in atto delle forme di solidarietà rivolte ai bisognosi. La tradizione vuole che l’ospedale di S. Giovanni sia stato formalmente fondato dopo il 1365, ma è presumibile che i servizi di beneficienza e aiuto siano stati messi in campo dalla confraternita medesima già diversi decenni prima. Le forme di assistenza dispensate da questo ente erano probabilmente modeste, soprattutto se confrontate con quelle offerte dagli ospedali di S. Spirito e di S. Michele. Nel Quattrocento l’importanza di S. Giovanni all’interno del quadro dell’assistenza sanitaria cittadina era infatti decisamente minoritario, tanto che le autorità comunali, negli anni ’30 del secolo XV, non cercarono di inserirsi all’interno della gestione dell’ente, come invece avvenne per i nosocomi di S. Michele e S. Spirito. È molto probabile che le risorse economiche dell’istituto non fossero eccessive, relegando dunque verso il basso la quantità e la qualità dell’assistenza proposta.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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