CAGLIARI Lebbrosario Sant’Antonio - Ospedali d'Italia

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CAGLIARI Lebbrosario Sant’Antonio

Ospedali Isole maggiori > Regione Sardegna > Provincia Cagliari

Il contenuto della scheda l'ho trovato al link


http://web.tiscali.it/cappella.sstrinita/storia%20osp.htm


Ho provato in tutti i modi a rintracciare chi l'ha postato per condivederne i contenuti ma senza successo, quindi se chi  legge ha notizie e/o contatti da suggerire non esiti ad inviarne comunicazione alla email :

ospedaliditalia@gmail.com


Ogni concreto aiuto ricevuto verrà poi riportato nella scheda di presentazione


La  lebbra, in Sardegna, esiste da molti secoli. Le prime notizie sicure sulla sua comparsa, risalgono al 1400. Si tramanda anzi, che nel tredicesimo secolo esisteva a Cagliari nei pressi del borgo S. Elia, un Lebbrosario dedicato al Santo Lorenzo di Bagnara, ubicato quasi sicuramente nella località da tutti indicata come Lazzareto. Scrisse il Martini che, in quegli anni, la malattia infieriva a tal punto da far erigere numerosi ospedali per "allontanare "dalla società "quei tremendi malati quasi bestie che incutevano ribrezzo e terrore".
Fu importata probabilmente dai Fenici che fondarono la città di Tharros, nei pressi dello stagno di Cabras. Infatti l'epidemia lebbrosa, diffusasi nei secoli colpiva più frequentemente tale zona e i paesi lungo le sue vie di comunicazione.
In tutta la regione furono edificati diversi ricoveri per lebbrosi detti "Lazzaretti", nome derivato dalla resurrezione di Lazzaro, anch'egli lebbroso, e dall'ordine religioso dei Lazzaristi.
Nel 1636 a questi frati Antoniani subentrarono i Fatebenefratelli (Ordine religioso di San Giovanni di Dio) che gestirono l'ospedale S. Antonio sino a quando nel 1850 iniziò a funzionare l'ospedale Civile S. Giovanni di Dio.
Nei giardini di questo ospedale, sorse il primo vero lebbrosario che rimase operante sino al 1932. Fu quindi costruito un nuovo complesso sanitario in muratura, capace di ospitare 30 posti letto , nella parte a nord del giardino dell'ospedale Civile, attiguo all'Anfiteatro Romano, noto col nome di Villa Fiorita.
Gli eventi bellici del 1942-43, imposero lo sfollamento dei Lebbrosi e portarono alla parziale distruzione della struttura, che, in seguito ricostruita, venne adibita ad altri usi.
Finita la guerra, i Lebbrosi vennero ospitati in un padiglione delle "casermette" di Is Mirrionis, che aveva ospitato il XXIII Reggimento Cannoni.
Ancora oggi la Divisione di Dermatologia e il reparto Hanseniani, occupa quel padiglione completamente ristrutturato.
I casi di lebbra in Sardegna sono stati centinaia, circa duecento nel XX secolo.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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