FIRENZE Psichiatrico Chiarugi o San Salvi - Ospedali d'Italia

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FIRENZE Psichiatrico Chiarugi o San Salvi

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Questa scheda proviene dal sito "carte da legare " http://www.cartedalegare.san.beniculturali.it/ ; è un progetto della Direzione generale archivi del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo nato per proporre una visione organica di tutela del patrimonio archivistico di queste istituzioni. Partito nel 1999 con un primo programma di finanziamento per i complessi archivistici degli ospedali Santa Maria della Pietà di Roma e Leonardo Bianchi di Napoli. Il portale mette a disposizione della comunità i risultati . Essi possono essere utilizzati per scopi di studio e ricerca da parte degli addetti ai lavori e per la semplice conoscenza del fenomeno manicomiale da parte di un pubblico più vasto.
Sono liberamente consultabili i dati del censimento degli archivi, alcuni strumenti di ricerca e le statistiche dei dati socio-sanitari ricavati dalle cartelle cliniche. La consultazione dei dati specifici delle singole cartelle cliniche avviene, invece, dietro autorizzazione, nel rispetto della normativa sulla privacy.
Carte da legare costituisce anche un percorso tematico specifico del SIUSA (Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche).

http://www.cartedalegare.san.beniculturali.it/index.php?id=420&navId=0


Il manicomio di San Salvi, intitolato alla memoria dello scienziato Vincenzo Chiarugi (1759-1820), fu aperto ufficialmente nel 1891, nel sito attuale, allo scopo di dar vita ad una struttura moderna, più rispondente alle nuove teorie che si stavano allora definitivamente affermando in campo psichiatrico, teorie di cui il Chiarugi era stato il più illustre ed accreditato rappresentante in Italia tra Sette e Ottocento.
Il manicomio di San Salvi (che prendeva il nome dal quartiere nel quale era situato) ereditò le competenze ed i pazienti della vecchia struttura di San Bonifazio (sorto nel 1788 e diretto per molti anni dal Chiarugi), da tempo giudicata insufficiente.
Fu opera pia autonoma con un proprio regolamento, varato nel 1893, sottoposta alla sorveglianza della Deputazione provinciale; in realtà la normativa già in vigore all'epoca e soprattutto quella degli anni successivi (in particolare la legge ed il regolamento del 1904 ed il regolamento del 1909) facevano dipendere strettamente tale istituto, come gli altri in Italia, dalla Provincia. Il definitivo passaggio alla Provincia di Firenze di tutte le competenze circa il patrimonio, la gestione e l'organizzazione di San Salvi avvenne con il DPR 362/1965.
L'ospedale neuropsichiatrico passò alla USL n. 10/E di Firenze con la riforma delle Unità Sanitarie Locali stabilita dalla legge 833/1978, e, come gli altri manicomi, iniziò ad essere progressivamente dismesso a seguito della legge 180 del 13 maggio 1978 relativa all'assistenza psichiatrica.

Altra fonte:  Giuseppe Castelli, Gli ospedali d'Italia, Milano : Medici Domus, 1941  pag 160



 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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