RECANATI Ospedale civile Santa Lucia - Ospedali d'Italia

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RECANATI Ospedale civile Santa Lucia

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Da: Il nuovo Ospedale di Recanati – note illustrative raccolte a cura del Dott. Luigi Vitali Assistente Chirurgo - 1932

L'Ospedale di S. Lucia, come risulta dai documenti e dagli Statuti del 1823 e 1884, fu fondato, in proporzioni modeste, dalla Confraternita di S. Lucia.
Tale Confraternita fu costituita poco prima del 1200 in questa Città « SOCIETAS SANCTA LUCIA RECINETI » ed ebbe appunto per iscopo il soccorso degli infermi ed altre opere di carità e beneficenza. Il suo piccolo patrimonio s'ingrandì gradatamente per numerosi lasciti ricevuti durante tre secoli da pii cittadini recanatesi e specialmente da molti Vescovi della Città.
Oltre l'Ospedale di S. Lucia, esistevano anche quelli di S. Maria in Castelnuovo, di S. Antonio dei Calzolai, di S. Rocco, di S. Anna e di S. Pietro Martire.
La necessità di unificazione dei suddetti Ospedali s'impose in breve tempo per economia di spese, e tale provvedimento fu approvato da Paolo V° con Bolla del 15 Marzo 1548. Da tale epoca rimase il solo “Hospitale S. Luciae ad S. Vitum “.
Nel 1673 il VESCOVO CARDINAL CRESCENZIO abolì la Confraternita di S. Lucia, affidando l'amministrazione dell' Ospedale ad una Congregazione da lui nominata e così fino al 1804 in cui il Pontefice Pio VII con rescritto del 12 giugno 1804, avocò all' Autorità Ecclesiastica i beni e l'amministrazione dell' Ospedale, incaricando il Vescovo diocesano.
Con l' anno 1866 l' Ospedale passò all' amministrazione della CONGREGAZIONE DI CARITÀ.
Come sopra è detto l'Ospedale di S. Lucia fino a circa 70 anni fa ebbe la sua sede nel fabbricato di S. Vito; nel 1872 per l'insufficienza dei locali e per maggior conforto fu trasferito nell' ex convento delle Cappuccine in Montemorello, opportunamente trasformato ed adattato.
Ma tale fabbricato si mostrò ben presto inadatto, sia per la vetustà degli impianti, sia per gli ambienti in condizioni igieniche poco soddisfacenti, sia per la loro insufficienza in confronto alle aumentate necessità dell'assistenza ospedaliera, per cui si richiese necessaria un'opera di riparazione e di rinnovamento.
Nel 1923 fu costruito un padiglione ex novo, l'Ospedale subì una radicale trasformazione. L'edifizio ospitaliero,  è costituito da un corpo centrale con quattro ali irradiantesi in diverse direzioni, circondate da vasta area, sistemata a giardino.
In complesso l'Ospedale comprende un centinaio di letti distribuiti nelle sale comuni dei Reparti di Chirurgia e Medicina, in una decina di camere separate a pagamento, nel Reparto Maternità, Reparto Tubercolosi e Reparto Isolamento.
All'ingresso dell' edificio, nell' atrio è situato l'Ufficio Economato, la portineria ed in un'ampia sala un completo Gabinetto Radiologico con uno stupendo apparecchio Gorla.
Nei sotterranei è collocato un moderno impianto per il riscaldamento a termosifone, e la lavanderia.
Nel pianterreno sono installate le cucine con annesse dispense e nella stessa ala del fabbricato è situata la casa delle Suore di Carità, che sono preposte ai vari servizi ed alla amorosa cura e continua assistenza dei degenti. Nell' altra parte del fabbricato, al lato opposto vi è il Reparto Tubercolosi, fornito dei relativi locali per servizi autonomi; attiguo ad esso, ma isolato, è il Dispensario Antitubercolare, con il suo impianto per radioscopia, sala per pneumotorace, gabinetto di analisi. Infine, sempre nei locali terreni, in reparto pure isolato, e con ingresso direttamente dall'esterno per il pubblico, trovansi gli Ambulatori medico e chirurgico, costituiti di una sala d'aspetto, di una camera per medicazioni e di due stanze per visite dei primari.
Dall'atrio, per un ampio e magnifico scalone, si accede ai Reparti di medicina e chirurgia. Di fronte ad esso si apre una sala adibita a Biblioteca e per convegno dei Sanitari, fornita di periodici italiani e stranieri.
Ciascuna sezione consta di due infermerie comuni e camere separate a pagamento, arredate con elegante semplicità, alcune anche fornite di rubinetti per acqua calda e fredda.
Il riscaldamento, in tutto l'Ospedale, è a termosifone, l'illuminazione è elettrica con doppie lampadine per veglia e riposo, la ventilazione è ben combinata per la disposizione delle bocche d'aria ai caloriferi, e per ogni letto esiste un proprio campanello elettrico.  Inoltre telefoni interni mettono in comunicazione diretta tutti i diversi reparti.
Ogni reparto, in caso di bisogno, ha poi la possibilità di poter isolare, in camere separate, gli ammalati più gravi, onde evitare dolorose ripercussioni della sventura altrui. Ciascuna infermeria è fornita di tutti gli ambienti di servizio necessari: saletta da bagno, water closet, cucinetta di servizio con lavandino di sciacquo con acqua calda e fredda, ghiacciera, fornelli elettrici etc. Inoltre esistono ampie terrazze per elioterapia, corredate di poltroncine, piante e fiori.
Le sale, le camere, i corridoi, pieni di aria, di sole e di luce, e dove, per particolare cura dei Sanitari, non si avverte odore di medicinali e di disinfettanti, sono rallegrate da fiori e da piante ornamentali, e tutto fu concepito con l'intento di offrire agli ospiti sofferenti conforto, tranquillità, curando di dar loro l'impressione di trovarsi in un ambiente di piacevole soggiorno, anzichè fra le tristi pareti di un Istituto di cura. Giustamente.  Completano i reparti del piano superiore il gabinetto d'analisi, una sala per terapia fisica, un piccolo reparto Maternità con tutto l'arredamento necessario alle operazioni ostetriche, con annessa camera da bagno dotata di minuscola vasca per neonati, bidet e W.C.
Il Reparto Operatorio, che è costruito ed attrezzato secondo i più moderni concetti di chirurgia, si compone di una sala per armamentario chirurgico con due armadi fornitissimi di istrumenti per atti operativi, anche di specialità, apparecchi elettrici per endoscopia (cistoscopi, rettoscopio etc.) cauterii elettrici ecc.
La sala operatoria, di vasta cubatura, è tutta verniciata in smalto grigio-perla, ampiamente illuminata da un'enorme vitrage, arredata in modo completo, fornita di un letto operatorio semplice e solido, con tutti i movimenti richiesti per i vari interventi chirurgici, e di una modernissima sterilizzatrice elettrica per istrumenti a chiusura idraulica.
La attigua sala di preparazione degli operatori ha tre lavandini con rubinetti di distribuzione per acqua calda e fredda e saracinesche di scarico, tutto con comando a leva. Un quarto lavandino, con la medesima rubinetteria, fornisce acqua sterile calda e fredda direttamente dai serbatoi del nuovo impianto di sterilizzazione a funzionamento elettrico (ed all' occorrenza anche ad alcool ed a petrolio) che in saletta a parte comprende un autoclave verticale, due recipienti per acqua sterile con gli opportuni dispositivi per il raffreddamento ed il riscaldamento di detta acqua, una sterilizzatrice per istrumenti, un ebollitore per catini ed una serie di fornelli per la sterilizzazione delle flanelle, guanti, spazzolini, siringhe, etc.
Nello stesso reparto, convenientemente separata, trovasi la camera di medicazione con relativa serie di lavandini con acqua calda e fredda, con distributore ad alcool modello Solieri, con una terza sterilizzatrice elettrica per istrumenti, tutta disposta ed arredata in modo, per speciale cura del chirurgo, che qualsiasi barattolo, bottiglia, flacone, cestello ed ogni materiale di medicatura rimanga completamente nascosto alla vista del pubblico, tanto da farla apparire ed essere una piccola sala operatoria.  In due camere al piano superiore avviene la preparazione del cotone, delle bende per apparecchi gessati e di tutto quanto può dar polvere.



 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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