SAN GIOVANNI DI PERSICETO Ospedale San Salvatore - Ospedali d'Italia

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SAN GIOVANNI DI PERSICETO Ospedale San Salvatore

Ospedali Nord est > Regione Emilia Romagna > Provincia Bologna > Bologna provincia

Il contenuto della scheda è tratto integralmente dal testo:
Atti Primo Congresso Italiano di Storia Ospitaliera – Reggio Emilia 14-17 Giugno 1956 a cura del Centro Italiano di Storia Ospitaliera di Reggio Emilia, pagg. 797-798.
L’elaborato è a cura del Dott Werner Vallieri dell’Istituto di Storia della Medicina dell’Università di Bologna

L'ospitalità in San Giovanni in Persiceto ha origini molto remote. Certamente nel 1300 risulta che le Confraternite religiose di S. Maria dei Battuti, detta poi della Scopa e di S. Maria della Fossa tenevano aperti Ospedali per gli infermi e pellegrini e distribuivano elemosine ai più poveri. Troviamo pure memoria, nel 1561, di autorizzazione ottenuta dal Senato di Bologna (26 febbraio) di demolire il Castello e di spianare le fosse circostanti e di costruirvi sopra un  Ospedale per gli infermi del SS. Salvatore.
Nel 1638 le Monache trovandosi in gravi condizioni economiche ricorsero al Cardinale Arcivescovo di Bologna Girolamo Colonna pregandolo di sopprimere l'antichissima Confraternita di S. Maria della Fossa con l'annesso Ospedale e di devolverne i beni al loro Convento. Il 20 Settembre 1638 il Cardinale venne a S. Giovanni, e constatata la povertà delle monache e l'inutilità di tre Ospedali decise la soppressione dell'Ospedale di S. Maria della Fossa e che i beni fossero devoluti alle Monache. Gli amministratori però si opposero e il 27 ottobre 1638 ottennero una inibitoria contro il decreto del Cardinale, citarono in giudizio le suore ed ottennero di nuovo di entrare in possesso dei loro beni.
Dopo pochi mesi e precisamente il 14 Marzo 1639, gli amministratori rinunziarono alla lite, non si sa per quale ragione, e di nuovo le suore entrarono in possesso dei loro beni.
Un secolo più tardi,  per iniziativa e liberalità del Conte Pietro Castelli, venne fondato (1726) un altro Ospedale detto dei Pellegrini.
Scopo di questo Ospedale era di accogliere i pellegrini, somministrando loro alloggio e un vitto moderato. Era amministrato da 12 governatori nominati dalla Congregazione di S. Francesco di Paola.
Alcuni anni più tardi (1734) i Governatori di questo Ospedale eressero un altro Ospedale per gli infermi, giacchè quello antichissimo di S. Maria della Scopa non poteva più bastare ai crescenti bisogni della popolazione e lo edificarono nella zona un tempo occupata dalla rocca.
La costruzione durò 34 anni a causa della guerra di successione al trono di Polonia, quantunque i coloni si offrirono gratuitamente al trasporto di pietre, sabbia e legnami. Piace ricordare che le somme dovute per infrazioni alla legge vigente erano devolute all'Ospedale.
Nel 1768 si incominciò ad accogliere i primi infermi. Il Comune obbligò i due medici condotti a prestar servizio gratuitamente. Più tardi venne soppresso l'Ospedale dei Pellegrini (1797) e le rendite di questo unite a quelle dell'Ospedale degli Infermi (decreto del 2 Febbraio 1798).
Tuttavia, essendo con gli anni, aumentate le spese, ed essendo pochi gli infermi che potevano pagare la retta, fu necessario adottare un provvedimento doloroso ma utile per l'ospedale e cioè l'amministrazione, il 22 ottobre 1886, ordinò il trasferimento degli infermi nella Pia Casa del Ricovero corrispondendole una retta giornaliera di £. 1,50 e destinare ad altri usi l'ospedale, ricavandone un piccolo reddito con il quale si raddoppiò il numero dei degenti e si aumentò il patrimonio dell' ospedale stesso. Nel 1905 fu approvato e riformato lo statuto organico che ancor oggi regola l'ospedale.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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