BENTIVOGLIO Ospedale Consorziale - Ospedali d'Italia

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BENTIVOGLIO Ospedale Consorziale

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Il contenuto della scheda deriva integralmente dal testo: l'Ospedale consorziale di Bentivoglio-cooperativa tipografica operaia-1953, messo a disposizione dalla locale biblioteca civica


E’ dalla famiglia Fizzardi che trae origine l'Ospedale di Bentivoglio. Infatti fu il Marchese Carlo Alberto, ultimo discendente, che, nel 1906, fece erigere un fabbricato a circa 700-800 metri dal paese, destinandolo a ricevere i dipendenti interni della sua vasta tenuta e provvedendo alle cure ed all'assistenza mediante Medici o Suore da lui stipendiate.
Tale Ospedale a carattere del tutto privato, e senza alcuna ingerenza da parte della autorità , funzionò per qualche tempo, sino a che il Marchese Pizzardi  per diatriba sorte, lo chiuse lasciandolo in abbandono. L'ospedale funzionò durante la guerra 1915-18, sotto l’egida della Croce Rossa Italiana, per i feriti di guerra, mentre l'antica villa di Giovanni II°di Bentivoglio veniva adibita a convalescenziario.
Chiusa la parentesi bellica, il succedersi delle vicende, fece maturare nel proprietario quanto forse egli già da tempo meditava, cosi che con rogiti Angeletti 4-11-1919 e 15.5.1920 avveniva la donazione all’Amministrazione degli Ospedali di Bologna di tutto il patrimonio, ivi compreso l'edificio destinato ad Ospedale, che per lo stato di abbandono in cui si trovava era divenuto ricetto della fauna della zona, e luogo di ritrovo dei ragazzi dei paese, per i loro trastulli.
L’opera di ripristino e riattamento dell'edificio già destinato ad Ospedale si presentava oltremodo onerosa, e non poteva venire affrontata dall'Amministrazione degli Ospedali di Bologna, assorbita  nell’opera di potenziamento a costruzione dal nosocomi della città , voluto dal donatore, e quindi nella impossibilità di distrarre denaro da destinarsi a Bentivoglio.
Non potendo il Comune, con gli scarsi mezzi di cui disponeva,  affrontare l'onere della riapertura, questa formò oggetto dell'opera di alcuni pubblici amministratori, che, dopo lunghe trattative e superando non lievi difficoltà, riuscirono a gettare le basi per la creazione di un Consorzio tra i Comuni di Argelato, Baricella, Bentivoglio, Castel d' Argile, Castelmaggiore, Maialbergo, Mirerbio e S. Giorgio di Piano, Consorzio, che venne riconosciuto in Ente morale con decreto del Prefetto di Bologna in data 25 luglio 1924.
Nel 1925 si ebbe così la riapertura dell'Ospedale nella sua veste pubblica e l'inizio della vita del Consorzio, costituitosi per sopperire ad una grave lacuna nell'assistenza sanitaria della zona. L'edificio e le dipendenze, con alto spirito comprensivo, era stato,  dall'Amministrazione degli Ospedali di Bologna, ceduto in uso gratuito, mentre le attrezzature erano in parte donate, ed in parte acquistate mediante una anticipazione fornita dai Comuni Consorziati, in proporzione alla popolazione ed al gettito della sovrimposta fondiaria di ogni centro.
I primi, favorevoli, anni di gestione, permisero l'acquisto degli immobili  (come a rogito Ercolani 24 Novembre 1934) e la restituzione ai Comuni delle somme anticipate e nel biennio 1935-37 l'ampliamento dell'Ospedale mediante l'aggiunta di due ali che portò la capacità ricettiva da 80 a 200 letti, consentendo inoltre una più ampia razionale distribuzione dei servizi.
Durante il periodo bellico il Consorzio attraversò burrascosi momenti che culminarono nell'occupazione di tutto un piano dell'edificio, nell'ottobre 1944. da parte del Comando Tedesco, che lo adibì al ricovero dei militari germanici feriti.
Dal Ottobre 44 al 22 Aprile 45  l’Ospedale funzionò quindi in condizioni di estremo disagio, dovendo procedere ai ricoveri senza alcuna regolarità negli approvvigionamenti specie di medicinali e materiale di medicazione.
La Liberazione trovava quindi il Consorzio completamente privo di scorte, con i locali da riattare e riparare in parte per l'occupazione ed in parte per le offese aeree, che fra l'altro avevano determinato più volte la rottura di tutti i vetri, con i costi in continuo vertiginoso, aumento con i crediti per spedalità volatilizzati per il conseguente svilimento della moneta.
Pazientemente assecondato da tutto il personale in comunione di intenti, il Consorzio, fondando nei soli, propri mezzi, senza patrimonio e senza alcun ricorso al credito, riusciva, quasi miracolosamente, a condurre l’Ospedale sui binari della normalità, ed a fare di Bentivoglio il centro Sanitario meglio attrezzato e più stimato dei dintorni. Questa opera di normalizzazione e di potenziamento, non è stata certamente agevole, anche perchè concomitante al progresso compiuto nella tecnica spedaliera ed al rinnovamento della chimico-farmaceutica.
Questi progressi e rinnovamenti in un campo così sensibile, hanno mutato le struttura organizzativa, ed hanno portato l’istituzione Spedaliera ad un tipo di condotta amministrativa che va discostandosi dalle tradizioni.
Per mantenere quindi Ospedale a quel livello raggiunto nel passato e per poterlo migliorare, si da ottenere il favore della vasta massa dei dolenti, l'Amministrazione ha voluto dotare l'Istituto di quegli apparecchi e di quella attrezzatura, accessibili all’Ente provvedendo nel contempo a lavori di manutenzione straordinaria e ripristino di manufatti e di opere.
La notevole mole delle attività svolte, non può, necessariamente, trovare qui la sua analisi, troppo prolissa e stucchevole ne risulterebbe la descrizione.
Esponendo tuttavia quanto è stato compiuto dal 1946 ad oggi sarà possibile formare un concetto dei rinnovamenti e perfezionamenti compiuti nel periodo accennato, che è coinciso col ritorno alle nomina elettiva degli amministratori Comunali.
Necessariamente l’elencazione è limitata a quelle opere che per entità, economica ed importanza tecnica, meritano particolare citazione trascurando ogni qualunque altra spesa, anche di carattere straordinario, che non abbia avuto una notevole ripercussione sull'andamento e la struttura dei servizi.
Per la Sala Operatoria il rinnovamento è stato, può dirsi, totale. Si è sostituito il vecchio tavolo operatorio con altro modernissimo, è stato altresì dotato il reparto di aspirapus elettrico, di bisturi elettrico, tavolo traumatologico ed infine, dell'apparecchio per la narcosi a gas, sulla cui efficacia testimonia la statistica operatoria.
Anche verso altri reparti l'Amministrazione rivolse la propria attenzione, necessitando l'Ospedale seguire di pari passo i progressi della tecnica sanitaria: il laboratorio analisi venne dotato di un microscopio binoculare ed una centrifuga ad alta velocità : si fece luogo all’acquisto dell'elettrocardiografo e dell'apparecchio per la determinazione del Metabolismo Basale.
Venne altresì istituito il reparto Odontoiatrico mediante l'acquisto e l'installazione di un moderno gabinetto dentistico, dotato anche di apparecchio radiologico mobile che può venire usato al capezzale del paziente, qualora, questi, non possa venire avviato al reparto radiologico.
Proseguendo nella graduale opera di riattamento, si è proceduto alla riverniciatura delle corsie e degli infissi, alla revisione dei letti e degli effetti letterecci  e sono stati posti in dotazione due grossi aspirapolvere che consentono altresì l'insufflazione di sostanze antisettiche e deodoranti.
Non paga l'Amministrazione di avere innovato e rinnovato quanto poteva rendere utilità all'infermo, ha rivolte le proprie attenzioni al fabbricato, ricavando da due ampi terrazzi posti a sud, in uno la sede amministrativa, composta dalla sala consigliare, ufficio di Presidenza, ufficio Segreteria, ufficio Contabilità e ufficio Spedalità, oltre i servizi igienici il tutto ammobiliato: nell'altro un reparto di isolamento di 15 letti, disposti in camerette a tre letti ciascuna.
Non solo, constatate infiltrazioni di umidità nei locali interrati, venne provveduto alla costruzione di un marciapiede in cemento lungo tutto i perimetro dell’edificio, ovviando all'inconveniente e fornendo così anche il completamento estetico del fabbricato.
Ancora il rifacimento di due corridoi in bracciato di marmo, ha dato maggiore luminosità e decoro dell'ambiente, mentre la costruzione di un capannone di un deposito di biciclette consentì la demolizione del antica baracca antiestetica, sgombrando una vasta zona del parco sulla quale vennero eseguite piantagioni decorative.
L’istituzione del servizio di autoambulanza pose fine ad un grave disagio degli infermi che per il passato, venivano smistati con auto pubblica ancorchè si trattasse di traumatizzati, senza contare l'utilità per il pronto soccorso potendosi trasportare due infermi barellati, ed altri due assisi su comode poltroncine pieghevoli.
Si è proceduto alla trasformazione degli impianti di riscaldamento e lavanderia al fine di usare come combustibile olii pesanti consentendo notevoli economie d'esercizio ed a completamento del servizio in corso d'allestimento dello stratigrafo da ponte in dotazione al reparto Radiologico e l'acquisto di carrelli porta vivande moderni e razionali.
A termine del processo di rinnovamento ed abbellimento, è stato totalmente riordinato il parco, ripristinato l'impianto di illuminazione, nel viale di accesso sono stati attuati adattamenti strutturali ed organizzativi per il miglioramento dei servizi e per l'igiene e la pulizia completando con una lavatrice meccanica il reparto lavanderia e di aspiratori la lavanderia stessa e la cucina, nella quale si è pure proceduto a rinnovare gli impianti frigoriferi aggiungendo una cella per la conservazione delle verdure ed un banco di refrigerazione e conservazione del latte.
Ancora l'Amministrazione ha accolto la richiesta dei piccoli operatori economici per una convenzione spedaliera degli iscritti. Tale convenzione, che dà ad una vasta categoria di cittadini la possibilità di accedere alle cure spedaliere in regime mutualistico e senza eccessivo onere, è stata pienamente accettata dall'Amministrazione, in quanto il maggiore afflusso di infermi che ne deriverà, oltre che a rappresentare un notevole margine rispetto la retta attualmente in vigore, determina un alleggerimento delle spese generali, che vengono così ad essere ripartite fra un maggior numero di degenti.
Inoltre nei confronti del personale dipendente si è proceduto all’acquisto di armadietti porta abiti e destinando a spogliatoio un vasto ambiente; si è anche provveduto all'istituzione della mensa e della visita sanitaria periodica e di controllo dei dipendenti, per la quale i sanitari con alto spirito umanitario hanno offerto gratuitamente la propria prestazione.
Questo complesso di opere, il cui valore ha superato i 20 milioni ha trovato la sua realizzazione applicando gli avanzi di amministrazione anno per anno, senza alcun ricorso al credito bancario e senza gravare sul bilancio di alcuna somma per interessi passivi pur anco a titolo anticipazione di cassa.
Secondo lo stesso principio di non fare pesare i miglioramenti strumentali ed organizzativi sul bilancio attraverso operazioni finanziarie a lunga scadenza, l'Amministrazione valendosi delle maggiori entrate accertate al 31-12-52 e delle disponibilità del bilancio per l'esercizio 1953, ha predisposto un vasto programma comprendente: la installazione dello Stratigrafo nel gabinetto Radiologico e l’acquisto di  4 carrelli porta vivande facenti le funzioni di casse di cottura; inoltre la sistemazione della camera mortuaria completandola con locali di servizio;  l’installazione di tende metalliche nella facciate dell’Ospedale; installazione di due bruciatori, uno nel reparto lavanderia a l'altro nella cucina dell’ospedale;  l’allacciamento all'acquedotto comunale; l'acquisto di un nuovo elettrocardiografo; il rifacimento ed il completamento strumentale del gabinetto analisi;  l’installazione di un gabinetto esterno per i visitatori affinchè questi non abbiano a servirsi dei gabinetti dell'Ospedale: il rifacimento di alcuni pavimenti, la sostituzione della porta d'ingresso dell’edificio, la riverniciatura a fuoco dei letti la sistemazione dell'immondezzaio, la recinzione dello stenditoio per la biancheria ed infine il completamento e la ricatramatura dei viali circostanti all'edificio.
Tale vasto programma ha trovato il Consiglio di Amministrazione unanime, nonché la piena adesione del Corpo Sanitario e dei dipendenti stessi.
Confortato dalla pienezza di tali adesioni e della certa collaborazione di tecnici e dipendenti il Consiglio di Amministrazione nutre la speranza di potere attuare nel minor tempo possibile questo programma soddisfacendo con le esigenze degli infermi e della popolazione dei Comuni Consorziati.
E’ fuor di dubbio che, pur con le moderne attrezzature e le dotazioni strumentali, l'Ospedale Consorziale di Bentivoglio non potrebbe godere di si larga fama, se a ciò non avesse contribuito l'eccellenza del corpo Sanitario.
La professione medica richiede abnegazione, zelo, alto senso del dovere, accompagnati alla indispensabile preparazione scientifica ed alla pratica Sanitaria. Di queste doti il Corpo Sanitario dell'Ospedale ha dato costante prova, non solo, ma nel travagliatissimo periodo bellico, i Medici hanno saputo svolgere la loro missione in spregio alla stessa incolumità personale, incuranti delle offese aeree e terrestri, volti all'unico scopo del bene degli infermi.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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