SESSA AURUNCA Ospedale Militare - Ospedali d'Italia

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SESSA AURUNCA Ospedale Militare

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Il contenuto della scheda è tratto integralmente dalla rivista: Civiltà Aurunca Anno VI Aprile-Giugno 1990 N°11 – L’ospedale Militare di Sessa (1860-1862) Silvano Franco

Gli eventi militari del 1860 verificatisi nel Regno delle Due Sicilie, la ritirata dell'esercito borbonico, una enorme massa di uomini ed animali, nella fortezza di Gaeta ed il conseguente assedio da parte dell'esercito sabaudo determinarono nella zona una situazione igienico-sanitaria molto precaria, che favorì l'insorgere di una malattia contagiosa a trasmissione fecale-orale causata dalla salmonella typhi, morbo che rapidamente si propagò tra i difensori. Non fu possibile evitare l'epidemia nonostante le autorità borboniche, tra l'ottobre ed il novembre, avessero provveduto a sfollare gran parte dei soldati e della popolazione civile da Gaeta. Al termine di tale operazione rimanevano ancora quasi 1000 tra ufficiali e impiegati, 12.000 soldati e 1148 animali. Migliaia di uomini vivevano ammassati in casematte fetide, dormendo per terra, senza potersi né lavare, né cambiare d'abito e di biancheria. Tali condizioni sono notoriamente quelle predilette dal pidocchio dei vestiti portatore del virus del morbo. Con la capitolazione di Gaeta, 13 febbraio 1861, l'infezione tifoidea non si spense, ma continuò ad imperversare tra i soldati borbonici da evacuare, che venivano ricoverati negli Ospedali Militari, a tal fine approntati dalle autorità militari sabaude. Uno di questi Ospedali fu approntato a Sessa. Esso fu reso agibile nel mese di ottobre 1860 nel locale di S. Agostino ad uso di Ospedale per 500 letti a spesa del Comune. Posteriormente essendo cresciuto il numero degli ammalati furono adibiti ad uso di Ospedali anche i Soppressi Monastero di S. Giovanni e Domenico portandosi il numero dei letti a 1200. La data esatta dello smantellamento dell'Ospedale Militare di Sessa non è certa, anche se dalla documentazione può individuarsi nel dicembre del 1862.